sabato 7 novembre 2015

La dittatura dell'ottimismo

Arrivano le statistiche"ufficiali" dell'Istat di Renzi che settimana dopo settimana ci stanno portando a "riprese" alla cinese, smentite da una realtà da brividi e caritas. Vorremmo essere tutti alti prelati. Fanno ormai tenerezza le previsioni casalinghe sul turismo. Gli occupati sarebbero diminuiti solo del 6%. Chi sono e come vengono trattati? Invece di cercare cure efficaci, si usa il debito pubblico a fini elettorali. Pagheranno le nuove generazioni. La cosa più simpatica che ho letto sono state le "insinuazioni" di Corradino ..Mineo, appena fuoriuscito dal recinto piddino. Descrive il bulletto come condizionato dal carattere "forte" della ministra più bella. Sarebbe il difetto più comprensibile. Le "donne" del Pd si sono adirate per gelosia. Il Fatto Quotidiano l'unico giornale non dipendente dai finanziamenti pubblici ha coniato il titolo: La dittatura dell'ottimismo. Efficace, vero. E' l'ordine che è partito da ogni stanzino o poltrona occupata da un piddino. Le promesse di Gnassi sono però le migliori. La fantasia infantile al potere. Pensate che è riuscito a convincere anche quelle volpi del..Carlino. Ma il premio per l'Ottimismo di giornata lo consegniamo all'Onorevole A Te Faz Arlotti. Dall'alto del Parlamento di S.Ermete ha visto una stagione estiva (per lui) entusiasmante. Tutti i primi del mese intascava 16/18 mila euro con benefit, sanità ed autostrade gratuite. A dire il vero anche le altre stagioni dello stipendio non sono male. Secondo il mancato candidato sindaco per paura di vincere, la differenza tra i presunti pienoni ed i miseri pienini è dovuta all'uso dei...voucher. Prima di criticare qualche ingenuità espressiva pentastellata sarebbe il caso che il Partito della Nazione guardasse in casa sua. Le "stronzate" raggiungono l'insopportabile quando non perde l'occasione (ci mancherebbe) da vecchio sindacalista cislino di lodare il Jobs Act che avrebbe eliminato quel tipo di contratto. Una balla arlottiana. Quel tipo di assunzione c'era anche nel 2014. Non faresti meglio caro Tiziano a raccontare la verità: Rimini è solo una vecchia ed inutile rotonda. Lo ha capito anche la Ruota, si sta smontando da sola.