sabato 2 febbraio 2013

Le Tracce

Siamo degli attenti ricercatori delle tracce di politica lasciate dal personale di servizio democrat. Uno dei maggiordomi (ha fatto carriera) è il mitico Peppino Caldarola, passato attraverso numerosi giornali e quotidiani d'area è rimasto sempre un fedele dalemiano o del rappresentante legale. Insomma è un bersaniano schierato inizialmente tra i duri montiani per necessità. Abbiamo letto che invoca quasi urlando al Pd di iniziare a prendere sul serio...Grillo. La cosa comincia a diventare interessante, per chi conosce la fauna interessata, sa benissimo che è un segnale importante sull'esito delle elezioni e del successo garantito per il MoVimento. Seimila persone in Piazza Cavour hanno suonato al campanello di Gnassi, presentando l'avviso di sfratto. Le centinaia alle Celle non volevano assistere alla presentazione di un Piano Strategico di Mattoni, ma a quella di una squadra composta da normali cittadine/i, scelte/i con il metodo più democratico che si possa inventare. Non passibile di errori o sms, pranzi, cene, promesse non mantenute. Insomma hanno fatto secco un Biagini che se l'è cercata. Torniamo a cose leggermente meno serie. PeppinoD'Alema ha iniziato con la solita frase qualunquista del Grillo che non è la cura ma il sintomo di una malattia, per la quale non vogliono interrompere la Terapia Monti. Ha però aggiunto che con Grillo si aprirà una epoca nuova che lascerà una traccia anche in Parlamento. Amici grillini non incazzatevi, lo so che non vale un cazzo una affermazione di questo genere e provenienza, ma è il segnale che il terrore li sta cambiando. La sicumera dei primi giorni ha lasciato il passo ad una paura fottuta. Gnassi ha detto che questa è l'Amministrazione delle Fogne, ha ragione doveva aggiungere anche un partito.

P.S.
Mps è arrivato il primo pentito