martedì 22 luglio 2014

A buon intenditore..poche parole

Alle numerose domande che ci pervengono attraverso il sito di Salvarimini sull’argomento e, singolarmente, dai nostri lettori, dobbiamo qualche risposta. La nostra ferma convinzione che la guerra tra “Occidente” (in realtà U.S.A. e stati vassalli) e Russia sia imminente, deriva da fatti precisi oltreché dall’interpretazione di fonti risalenti nel tempo e infine da fatti delle ultime ore. Andando con ordine e cominciando dagli eventi degli ultimi giorni la campagna di disinformazione, propaganda e richiesta di guerra sulla stampa occidentale, non ha paragoni storici di questa portata se non si risale ai mesi antecedenti al “fatale” agosto 1914. Anche se continuiamo ad essere della nostra opinione che la situazione presente assomiglia molto di più ai mesi che precedettero Pearl Harbour. Contrariamente infatti al 1914 e similmente al 1941, è la potenza egemone, cioè gli Stati Uniti insieme ai vassalli europei (oltre a Giappone e Australia), che cerca la guerra e non la potenza apparentemente declinante l’Impero Asburgico come avvenne 100 anni fa. Capiamo che questi paragoni storici siano difficili ma non esistono soluzioni facili a fenomeni complessi. Venendo in secondo luogo al passato più risalente già nel 2007/2008 ed esattamente nel numero 3/2008 della georivista Limes erano ben individuati ragioni e metodi di quello che sarebbe stata la prossima guerra. Il numero si intitolava: progetto Russia e non a caso quelli che venivano chiamati i “nuovi paladini della guerra” individuati in: Polonia, “Baltici”, Svezia e Gran Bretagna sono anche oggi i veri motori della prossima avventura bellica. Ovviamente con l’avallo del “Grande Fratello di Washington” che è intenzionato palesemente a distruggere le ambizioni del “nuovo mostro Euroasiatico russo “ e naturalmente è l’unico che ne ha i mezzi. Ovviamente, al fine di riappropriarsi dell’egemonia totale che “Dio ha consegnato agli Stati Uniti”. Egemonia che la Federazione ha messo in dubbio nell’ultimo decennio, ad esempio creando il BRICS e ancora in Siria ed Iran. Così recita la nuova Bibbia, a cui i vassalli si adegueranno…volenti o no, convinti o meno. Il “Global Prompt Strike” sembra pronto…cosa sia gli esperti lo sanno. E, ovviamente, lo sanno anche Putin e il Generale Gerassimov. a proposito ritengo giusto rivalutare e dare il giusto merito alla rivista Limes che, pur in un contesto difficile e poco ricettivo quale quello italiano, ha sempre cercato, in questi anni, i pochi volonterosi che volevano essere informati. Ora sarebbe arrivato il suo momento ma è surclassata dalle fanfare di guerra che si danno la voce qua e là nel vecchio continente e non solo (In Italia si segnalano “CorSera” “Stampa” e “Repubblica” oltre a quasi tutta la stampa delle fotocopie locali). Venendo ai fatti delle ultime ore è assolutamente sintomatico del clima bellico ormai esplicito la cancellazione dal Web dei siti russi o filorussi nonché qualche piccolo episodio riminese. Fonti non ufficiali ma attendibili ci dicono di un calo drastico degli arrivi dalla Russia e di una certa “voglia di partenza” di chi è già arrivato. Segnale sicuro che, qualche fonte qualificata, ha già avvertito i turisti moscoviti e pietroburghesi che fra poco potrebbero trovarsi in territorio nemico. A buon intenditore poche parole. Woland