lunedì 14 luglio 2014

Sinite debitus venire ad me

Lasciate che i ..debiti vengano a me. Questo sarebbe l'incipit del Libro Bianco che Mario Ferri ha scritto sulla Fiera e Palas. Le due strutture, con l'aiuto disinteressato di Aeradria e del Trc affonderanno la Città nel mare dei debiti, in attesa che il Piano di Salvaguardia della Balneazione venga predisposto da..Hera, dopo regolare bando, secondo antico costume riminese. Non ho mai visto (ne ho viste tante) qualcuno che compra i debiti. In nessun piano di salvataggio esiste questa clausola. Ci saranno (forse) personaggi disposti ad investire nella gestione di uno scalo. Le ragioni sono tante da quelle dichiarabili a quelle che di solito scoprono dopo. I debiti devono essere ripianati dal..pubblico. Per questo gli adoratori di Cagnoni su FB si scatenano in difesa dell'ultima barriera. Caduto lui, casca l'impero. Su questo il Magnifico ideatore di conchiglie tedesche ha perfettamente ragione. Conosce la genesi ma non l'epilogo di questa avventura destinata come le altre a rimanere nel parterre delle stronzate riminesi. Possiamo aggiungere megalomania, errori, calcoli sbagliati, business plan strapagati per avvallare il progetto. Consulenti pecoroni, consiglio d'amministrazione incapace di manifestare il minimo sussulto di dignità e forze politiche degne della Città. Tralascio la componente giornalistica, ho usato tutti gli aggettivi. Mi hanno inviato l'intera pagina che il Resto di un giornale che faceva perfino opposizione, dura ma intelligente, ha dedicato al pompaggio di Gnassi. Non mi meraviglierei davvero se cascassimo da Vasco ad Andrea. Sarà però difficile convincere l'elegante Taglianastri a lasciare la poltrona sul Lungomare per arrivare a quella molto meno importante di Governatore. E' sempre stato un ragazzo schivo, refrattario all'uso e consumo di poltrone. Le decine già occupate a soli 43 anni, sono state frutto del caso. Non voleva mai sedersi ne occuparle, le insistenze familiari e del partito me le ricordo, furono irresistibili. Non so a chi sia venuta l'idea, forse al giornalista mio grande amico e perfino estimatore. Credo che una simile opportunità sia un premio per avere governato stupendamente la Città in questi tre anni. Le tracce di vernice e bailey sono indelebili, gli ultimi fuochi senza Scarpato sono da sicura candidatura. La cosa che però mi ha sorpreso è stata la disponibilità di Roberto "De Coubertin" Biagini, l'uomo per tutte la gare. A lui piace partecipare, questa volta può contare su forze amiche, quasi intime. Ci manca questo, hanno disastrato una Città, possono fare meglio per la.. Regione.