mercoledì 16 luglio 2014

Il duro "principio di realtà"

Già da molto tempo il Cancelliere ci avvertiva che lo scontro finale sarebbe avvenuto quando il mondo dei sogni o della propaganda si fosse scontrato con quello che lui chiamava con termine filosofico: il “principio di realtà”. A Rimini, ieri, forse per la prima volta ma non certo per l’ultima, questo scontro è avvenuto con la pubblicazione dei dati terrificanti del Sole 24 Ore che, peraltro, non hanno fatto altro che certificare quello che chi voleva vedere poteva già vedere da anni. Il nostro mondo sta morendo e per la prima volta anche le fotocopie, almeno per un giorno, si sono sentite in dovere di smetterla di pubblicare miracoli inesistenti, Madonne piangenti o ridenti, e via di questo passo. Conoscendo i nostri polli siamo sicuri che al massimo fra un paio di giorni ricominceranno, ma lo shock è stato veramente duro. Il futuro non potrà che peggiorarlo. Eppure nel quadro desolante, dato per la prima volta con un po’ di sincerità, manca ancora il dato più grave. Parliamo della situazione delle banche che hanno “in pancia”, cioè nei bilanci, valori di garanzie immobiliari almeno doppi di quelli reali. Questo lo sanno tutti ma tutti fanno finta di non vedere. Eppure, prima o poi, anche qui il “principio di realtà” di cui ci parla da anni il Cancelliere verrà fuori. Potrebbe essere domani, fra un mese, o magari fra un anno. Azzarderei che è molto probabile che venga fuori quando si dovranno scoprire le carte dei dossier “Fiera/Palas”. Comunque poco importa. Quando questo accadrà saranno dolori molto più seri delle pur terribili classifiche del Sole 24 Ore. 
 Woland.