Ieri l’ONU ha dato una dimostrazione evidente ed un po’ spudorata, di cosa significhi il criterio dei “doppi standard”.
Il commissario ai diritti umani Pillaj (n.b.: normalmente i commissari ONU e delle organizzazioni vengono scelti negli istituti psichiatrici) ieri ha dichiarato che, riguardo a Gaza, l’uccisione in massa di civili palestinesi e israeliani (???) potrebbe costituire “crimine di guerra” perseguibile dai tribunali internazionali, ecc. ecc..
Siamo d’accordo, almeno per quello che riguarda i palestinesi, visto che di israeliani ce ne risulta uno, più un povero “manovale” thailandese.
Ma, letta questa dichiarazione, viene da chiedersi: “Ma le centinaia di morti civili nei bombardamenti del Donetzk e Luganzk ? Quelli non contano?”.
E’ ovviamente inutile attendersi una risposta da organizzazioni come ONU, OCSE, PACE e brodaglia simile.
Wooland