mercoledì 23 luglio 2014

Gli ultimi giorni di quiete

Gli ultimi giorni di quiete. (Ovvero: il Cancelliere: ricordate Federico il Grande!) Già molti anni fa, all’inizio della devastante crisi economica attuale, il Cancelliere sull’allora “Rimini Politica” scrisse un articolo che è rimasto quello “top” della scomparsa testata della nostra città. Si intitolava: “Gli ultimi giorni di quiete” e delineava i tratti appunto della catastrofe economica già in atto e “in progress”. A distanza di molti anni, come detto, lo stesso titolo vale per la situazione geopolitica dell’Europa e del mondo. Con l’approvazione domani delle super annunciate “sanzioni distruttive”, nei confronti della Russia, si passerà (per usare un’espressione cara fino a pochi mesi fa ai commentatori) la “linea rossa” del non ritorno. In pratica si tratta di una dichiarazione di guerra che l’Europa – ammesso che meriti ancora questo nome - guidata ormai dalle mosche cocchiere Polonia, Svezia ,Baltici, dichiara all’”orso” di Mosca, lasciando poche alternative. O, come credono americani e parte degli europei, Putin striscerà chiedendo grazia a Washington e Bruxelles, oppure verrà iniziato un periodo di pre-guerra calda dagli esiti parziali assolutamente prevedibili. Almeno fino a che si passerà alle armi per davvero. Poi, come sempre, sarà il Dio degli eserciti a decidere. Ricordando però la massima di Federico di Prussia secondo cui “Dio sta sempre con i battaglioni più grossi”. Iniziando e dichiarando questa guerra l’Europa sarà bene che si ricordi di Federico II di Prussia. Così ci manda a dire l’ancor saldo Cancelliere.
 La redazione