lunedì 28 luglio 2014

Disastro 2.0

Il saldo occupazionale è sceso ad un rapporto uno a cinque. Nel ristorante chiuso vicino a casa, prima lavoravano cinque/sei persone. Rimangono le pizze da asporto, il settore meno colpito. L'idraulico con sette operai, ritorna all'antico e ripara lui il rubinetto. Abbiamo un tasso di mortalità imprenditoriale che non possiamo addebitare alla merda in mare. A proposito una giovane signora con bambino piccolo mi ha chiesto la... traduzione degli invisibili cartelli post sversamento e delle strane bandiere biancorosse svettanti sui pali dei salvataggi. Per quale ragione si invitano i turisti e perfino gli indigeni a non acquistare merce taroccata e scende il silenzio sul divieto di balneazione? Più pericolose le collane dei colibatteri? Sono anch'io amico di tanti bagnini, non è colpa loro se ancora sversiamo, ma la manfrina dei segnali è vergognosa. Quando non si può fare il bagno, bisogna rispettare e fare rispettare l'indicazione. Il prossimo anno la riduciamo a 12 ore. Colpa della crisi e di..Gnassi. Sono moltissimi i casi di quelli che hanno mangiato casa e pensione ai genitori, altri lasciano buchi enormi alla Palas, finendo per indebolire gli imprenditori rimasti. I rimedi sono difficili, dopo avere sbagliato diagnosi e cura, almeno smettete di raccontare le bugie di regime. Per decreto tutto deve andare benissimo, le fotocopie pubblicano un'altra città, piena e pienona, capitale sempre di qualcosa. 
 P.S.
 Ai Morollini di contorno consiglierei la lettura degli ultimi dati dell'inutile Camera di Commercio. Poi fate festa. Sull'autobus della Novarese vogliono salire in tanti, mancano al solito i controllori.