martedì 29 luglio 2014

Uniti contro Tavecchio

Gnassi riesce sempre a sorprendermi, pur vantando, anche in questo pur ridicolo caso, una conoscenza, condita da una episodica frequentazione che solo la differenza anagrafica e gli interessi... diversi non hanno reso intima. Insomma non sarei entrato nel suo cerchietto magico da Lungomare, nemmeno con la violenza di una birra. In realtà, ai miei tempi, era lui " fuori" per inadeguatezza. Un lungo preambolo per atterrare su uno dei personaggi più inquietanti della democristianeria del Palazzo del Pallone. Dopo il fallimento epocale anche dell'industria calcistica, mantenuta dai diritti dei Murdhoc e Banana, hanno proposto di sostituire un Abete con un Tavecchio da sempre. L'alternativa era il fratello prete di Albertini. Detto questo ed applaudendo Grillo che non ha ancora fatto dire niente su questa piece all'italiana, non mi sorprendo della dichiarazione mattutina del nostro Taglianastri in calzoncini e scarpe rosa con i tacchetti. Dopo la lettura del cartello sulla rotonda Tonale che annuncia trionfalmente: Quì comincia il bello, non ti puoi sorprendere se il nuovo Presidente della Provincia che presto ci costringerà a rimpiangere perfino Vitali l'Africano, ha mandato una lettera stile Herrani a tutti i sindaci: Uniti contro Tavecchio. Non parlava della merda in mare che ormai è arrivata alla ferrovia, ma proponeva una crociata contro un'insignificante paladino e testimonial dello stato etico-comatoso del Paese. Il Carlino del mai così rimpianto Cardellini, era la vestale del Centro, terreno di appartenenza e sorveglianza diretta dalle finestre. Ma chi ca..sono i vostri giornalisti? Come si fa a scrivere che il Centro Storico era stracolmo di turisti fuggiti dal mare? Solo perchè l'unica commerciante iscritta ai Civivo lo afferma? Siete/siamo davvero all'ultima pagina delle comiche giornalistiche, dopo esiste la tragedia. Quella non potete descriverla.