domenica 13 luglio 2014

Canzoni contro la guerra

A fortissima richiesta pubblichiamo il testo integrale della stupenda canzone di Lucio Dalla: Come è profondo il mare. Come diceva il nostro Woland nell'articolo di poco fa, attenzione alle ultime strofe.

Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per non farci ammazzare dagli automobilisti, dai linotipisti siamo gatti nei, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, non abbiamo da mangiare ma come è profondo il mare come è profondo il mare. Babbo che eri un grande cacciatore di quaglie e di fagiani caccia via queste mosche che non mi fanno dormire, che mi fanno arrabbiare ma come è profondo il mare come è profondo il mare. E' inutile, non c'è più lavoro, non c'è più decoro Dio o chi per lui sta cercando di dividerci, di farci del male, di farci annegare ma come è profondo il mare come è profondo il mare. Con la forza di un ricatto l'uomo diventò qualcuno, resuscitò anche i morti, spalancò prigioni, bloccò 6 treni con relativi vagoni innalzò per un attimo il povero a un ruolo difficile da mantenere, poi lo lasciò cadere a piangere e a urlare solo in mezzo al mare come è profondo il mare. Poi da solo l'urlo diventò un tamburo e il povero, come un lampo, nel cielo sicuro cominciò una guerra per conquistare quello scherzo di terra che il suo grande cuore doveva coltivare ma come è profondo il mare come è profondo il mare. Poi la terra gli fu portata via compreso quella rimasta addosso fu scaraventato in un palazzo o in un fosso, non ricordo bene, poi una storia di catene, bastonate e chirurgia sperimentale ma come è profondo il mare come è profondo il mare poi non si sa come qualcuno, un mistico, forse un aviatore, scoprì la commozione che rimise d'accordo tutti i belli con i brutti, con qualche danno per i brutti che si videro consegnare un pezzo di specchio così da potersi guardare come è profondo il mare come è profondo il mare. Frattanto i pesci, di quali discendiamo tutti, assistettero curiosi al dramma personale e collettivo di questo mondo che a loro indubbiamente doveva sembrare cattivo e cominciarono a pensare, nel loro grande mare come è profondo il mare. E' chiaro che il pensiero fa paura e dà fastidio anche se chi pensa è muto come un pesce anzi è un pesce e come pesce è difficile da bloccare perché lo protegge il mare come è profondo il mare. Certo chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche il pensiero è come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare così stanno bruciando il mare così stanno uccidendo il mare così stanno umiliando il mare così stanno piegando il mare.