mercoledì 30 luglio 2014

Il Mc Donald's di Putin

La Casa Bianca e perfino quella Ovale, accusa apertamente il presidente Vladimir Putin della tragedia del Boeing civile abbattuto nell'Ucraina orientale. Devo dire che stante i precedenti e le "pistole fumanti" raccolte in Irak, Afghanistan, Somalia, Kossovo D'Alema e..Libia, difficilmente ci possono essere dubbi sulla ricostruzione della Cia. Come Scalfari non ne hanno mai indovinata una, però fanno finta di crederci tutti. Intanto è cominciata la guerra dei visti che ha "visto" precipitare le già deboli speranze di tenere il vita la fiammella del..Fellini che sembra interessare solo le offerte dei commercialisti in volo. Da alcuni mesi sono spariti dal Centro Storico e dintorni perfino i cartelli in cirillico. Sono rimasti sulla battigia, usano l'incomprensibile lingua per diffidare dal bagno. Tutta una serie di personaggi sono stati inseriti nella black list americana, non sono nuovi a queste imprese e sanzioni unilaterali dettate più da ragioni economiche che da presunti torti bellici. La Ue ed i famelici paesi baltici appena entrati e bisognosi delle ricche prebende promesse, fanno da contorno. L'accusa del nuovo maccartismo è semplice: violazione di tutte le regole del mondo, in più i russi sono tutti cannibali e la politica del governo minaccia l'indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina. I russi sono inferociti, ma il ministero degli Esteri ha reagito con l'arma insolita dell'ironia affermando che le sanzioni saranno accolte con entusiasmo dalla comunità terroristica globale. Mosca ha perfino accusato l'Unione europea di essere stata imbeccata da Washington e di aver messo a repentaglio la cooperazione in materia di sicurezza, compresa la lotta contro la proliferazione di armi di distruzione di massa, il terrorismo e il crimine organizzato. Nel braccio di ferro fra Usa e Russia è finita anche la catena Mc Donald's. Ufficialmente non è una rappresaglia, ma da giugno gli hamburger più famosi al mondo sono nel mirino russo. L'agenzia federale per la protezione dei consumatori, Rospotrebnazdor, ha avviato un'azione legale contro il simbolo del fast food americano per troppe calorie. Questa potrebbe fare parte del folclore sanzionatorio ma c'è in ballo un'altra volontà leggermente più seria e pericolosa: colpire le banche russe. Un rapporto della Ue, però, ha fatto notare che il 47% dei bond degli istituti russi, che si aggirano sui 7,5 miliardi di euro, arrivano dal mercato finanziario comunitario. Assieme alle nuove sanzioni è arrivata la bordata dalla Casa Bianca sull'abbattimento del Boeing malese. Sappiamo che il missile che ha abbattuto l'aereo è stato lanciato da un'area controllata dai ribelli. Vladimir Putin e i russi sono colpevoli di quella tragedia. Un'accusa pesante, ma per ora senza prove nonostante un satellite Usa fosse in orbita sull'area nel momento della catastrofe. La cacciata delle grandi banche russe dal ricco mercato dei capitali d’Europa, il blocco della vendita di armi, ma anche delle tecnologie più sofisticate, in particolare per l’industria petrolifera. Questa volta la Ue ha deciso di giocare pesante. L'impressione è che si vada oltre l'hamburger, con gli italiani sempre silenti osservatori. La povera Mogherini che ha mostrato un debole sussulto di dignità è stata espulsa dal club delle veline di governo. A dire la verità sono ignote le ragioni del suo inserimento.