lunedì 14 luglio 2014

Il Papabile

 In questo ultimo periodo non è passata inosservata la caduta di Herrani. Per chi se lo stesse chiedendo l’H davanti al cognome del famoso Presidente della Regione Emilia-Romagna non è casuale, ma è solo il modo con cui i più amano sottolineare la sua appartenenza all'impero Hera. La caduta di uno degli ultimi accentratori di potere Emiliano romagnoli, vera o presunta che sia, ha avuto in realtà un’eco misera, un paio di servizi veloci sul TG e via. Le ragioni sono sicuramente diverse, ma, tra le tante che mi vengono in mente, c’è sicuramente lo scarso appeal della vicenda. Noi popolo di corrotti e corruttori, che ormai ragioniamo in termini di miliardi di euro, oltraggiati da un finanziamento di un milioncino … al fratello …. Manco fosse un Trota qualunque. Va precisato che la condanna non è stata inflitta in primo grado e confermata in appello per il finanziamento in se stesso, ma per le successive manovre atte a coprirlo. Dai… a livello di scandalo fa schifo. Forzare un finanziamento per tuo fratello e poi chiedere il favore di coprirlo è roba da direttore di banca, non da reggente PD. Al Cazzaro nazionale, Renzi, è venuto sicuramente da ridere e la sua reazione è stata un “abbiamo visto e fatto di peggio, lascia perdere ‘sta sciocchezza delle dimissioni” e poi si sarà fatto un selfie con la sua di condanna in primo grado. Comunque sia le dimissioni sono state consegnate e ora si è scatenato il toto successore in quel di Rimini, come se la Rimini con le braghe calate, quella che ha decretato la funzione del suo aeroporto a porta di servizio del Marconi e il suo impianto fieristico a residenza estiva di quello bolognese avesse una qualche tipo di voce in capitolo. Qualche fotocopia locale, giacché quest’anno l’alluvione non si decide a colpire, prova a rimpolpare le sue vendite con la suggestione : ”Gnassi Re della Montagna”. Ora….. A parte l’inquietante immagine dei danni di Rimini moltiplicati dai poteri regionali, quale dovrebbe essere il peso politico che consentirebbe al locale Taglianastri di accomodarsi nella poltrona più ambita? Basta il solo fatto di aver steso il tappeto rosso riminese ai piedi di Oscar Farinetti? In effetti l’incompetenza e l’inaffidabilità del nostro attuale Presidente del Consiglio danno l’impressione che ci voglia molto poco per dare la scalata a quel che rimane del Partito Democratico, ma forse in Emilia-Romagna e nella stessa Rimini ci sono poteri che sono ben lungi dall'essere scalfiti … se non ne siete convinti andate a vedervi i filmati dove un semplice capocantiere impedisce a un assessore e a un capo della Polizia Municipale di mettere piede ne cantiere del TRC di Melucci. 
P.S. Il mio giudizio ha notoriamente poco valore, ma se ne avesse consiglierei al giovane Sindaco Rave di cercare posti dove conti più l’immagine che non la competenza. La delicatezza della sua Partita Iva ha decretato poca attinenza con la realtà e fin’ora le decisioni prese assomigliano solo a inconsapevoli Lettere di Patronage.
 Il Pungiglione
davide cardone