sabato 6 settembre 2014
La Rotonda del Pd
Per il momento sono piccole baruffe da Festival o Festa a seconda che prevalga l'origine comunista o la commistione democristiana. Nel Pd ha iniziato Bersani, ha continuato D'Alema, poi sono arrivate le candidature per le regionali che hanno spezzato la falsa pace del 40%. In ogni caso la grande assente dal dibattito, pur misero e stucchevole, è la maggiore forza d'opposizione parlamentare. La paura di non potere controllare le correnti di pensiero che animano il MoVimento, la voluta mancanza di una struttura organizzativa atta a mediare le varie posizioni, costringe ad un gioco marginale ed occuparsi di argomenti, pur importanti, mai decisivi per gli italiani. L'ultima scivolata è stata quella del numero due, immediatamente retrocesso nella panchina dei penitenti. L'imperversare di post nel Blog della Direzione di Grillo, segnala la paura che il mercato delle speranze ed attese dei cittadini si stia restringendo. Lo ridico, più convinto: fino a quando rimane Renzi con una maggioranza che vede il Banana come perno vitale, forse con numeri meno paurosi, ma l'esistenza del M5S è assicurata. Esisterà sempre una alta percentuale di cittadini che crede nell'esercizio del voto, ma per Renzusconi non voterà. La scelta a questo punto, pur con mille dubbi e disillusioni, sulla croce pentastellata è assicurata. Sull'uso della forza donata ci sarebbero montagne di cose da dire. Il rammarico è che non sembrano esistere alternative organizzative o forse il meccanismo politico-informatico-commerciale, secondo gli ideatori, può funzionare solo così. Lasciatemi nutrire dubbi fondati. Pigi Bersani attacca la riforma elettorale e il dialogo privilegiato con Silvio Berlusconi in tema di riforme. Con toni per il momento educati, senza mai alzare la voce, come fosse al Meeting, solleva il problema del doppio incarico renziano. Segretario e capo del governo? Una scelta che lui non avrebbe fatto, anche perchè non glielo avrebbero permesso. Non ha le folle oceaniche od i selfie con la Boschi, ma i resti dei resti dei compagni che pensano ancora che nel Partito di Renzi possa esistere una corrente alla sinistra di.. Franceschini. Pochi i giornalisti presenti, ma Bersani cerca di ragionare con la sua testa, convinto che la deflagrazione avverrà in autunno. La botta interna al Pd sarà un petardo rispetto alla Bomba Paese. Per la prima volta la parte più importante e strategica del settore pubblico ha minacciato uno sciopero. Finirà come con i precari. Pittibimbo la può ancora raccontare al Carlino, ma la Merkel lo aspetta in ottobre per i..conti. La sbandierata flessibilità hanno già deciso dove infilarla. Deve solo stare nella stessa posizione...gallese, rispetto al Pazzo Atlantico Rasmussen.