venerdì 23 gennaio 2015

Comunicato Congiunto Santarcangelo

Poteva anche essere un consiglio con un confronto “di alto livello” come lo ha definito il nostro vice Sindaco, e in un certo senso lo è anche stato, almeno fino a che la maschera sulla tanto ostentata sicurezza dell’essere nel giusto è caduta e ha mostrato tutta la sua inconsistente leggerezza quando si è trattato di prendersi sul serio una responsabilità, che a nostro avviso potrebbe anche portare a delle conseguenze di tipo legale. L’amministrazione di Santarcangelo ha infatti deciso di tirare dritto su Agenzia Mobilità Romagna, ha deciso di tirare dritto pur sapendo perfettamente che esistono una legge, quella di stabilità, che potrebbe essere in contrasto con quanto deciso ieri e più in generale si sta facendo nelle tre province dalla bassa Romagna, ormai diventata terra di esperimenti aggregativi come l’ASL Unica che tanto male sta facendo al nostro territorio e più specificatamente come questa di Agenzia Mobilità, unione che, oltre ad essere sull’orlo della legalità, regalerebbe il monopolio del servizio a Start Romagna, precludendo, di fatto, ogni contatto con i suoi utenti, il territorio e ogni margine di miglioramento del servizio. D’altronde i soci della nuova Agenzia Mobilità Romagnola, ovvero i comuni delle provincie di Rimini, Forlì Cesena e Ravenna, sono gli stessi del fornitore di servizi Start Romagna. Proprio in virtu’ del fatto che, a nostro avviso, si stia contravvenendo ad una legge nazionale e si sta iniziando un operazione anti economica, soprattutto per quanto riguarda la creazione di PMR (Patrimonio Mobilità Riminese) dalle ceneri rimanenti di AM, abbiamo chiesto che si provvedesse ad una verifica preventiva presso la Corte dei Conti, o almeno una sospensione della decisione in attesa di capire come si sarebbe evoluto il quadro legislativo nazionale, superiore di grado alle leggi regionali a cui questa operazione fa riferimento e che va contro a questa operazione, ma la maggioranza ha deciso che è molto meglio votare una delibera che potrebbe non essere a norma di legge piuttosto che rimandare il voto. I leoni della maggioranza quindi , convinti di avere la ragione dalla loro, si sono ritrovati di fronte alla richiesta, fatta da tutta l’opposizione, di procedere ad un voto per appello nominale. Con questa modalità di voto avremmo messo semplicemente nero su bianco nomi e cognomi di chi avesse avuto il coraggio delle proprie azioni votando il ‘si’ ad A.M.R. ma soprattutto a P.M.R ,società che parte già con un alle spalle i debiti ì, i crediti non riscossi e i costi del TRC e come contropartita le sole entrate dei comuni che verseranno le loro quote…insomma una neonata società a rischio fallimento, nulla di più. E’ con un certo smarrimento quindi che ci siamo trovati davanti 10 persone che, senza motivo apparente e con solerti, ma traballanti, rassicurazioni da parte della giunta, si sono rifiutate di procedere a questo tipo di voto. La nostra è stata una richiesta di trasparenza e di assunzione di responsabilità su una delibera tanto importante per i nostri cittadini e che andrà a gravare nelle loro e nostre tasche, ma la maggioranza, evidentemente, il nome e cognome su queste decisioni, non se la sente proprio di mettercelo. Ne prendiamo atto, e facciamo presente sin da subito, che una volta chiarita l’interpretazione della legge di stabilità, prenderemo ogni possibile provvedimento perché sia rispettata la legge in ogni sede e presso ogni ente, anche dove questo comporti la dismissione o lo scioglimento di società precostituite. 
 Sara Andreazzoli M5S Bruno Beccati M5S Luigi Berlati Progetto CI.VI.CO Massimiliano Crivellari FI Matteo Montevecchi FdI Andrea Novelli Una Mano Per Santarcangelo