venerdì 16 gennaio 2015

Epilogo Atto II

Tra le tante scommesse che ho perso, alcune volutamente, quella che (forse) "perderò" ancora è il risultato definitivo delle indagini sui patronage epistolari. Un metodo d'amministrare che velocizza enormemente la concessione dei crediti ma mostra anche qualche risvolto penale preoccupante. Certo che tra la bancarotta pur fraudolenta e l'associazione a delinquere, ce ne passa. La mia opinione personale, confortato dal Cancelliere che mi ha messo in una posizione di forza, è che ancora una volta ci sia molto rumore (un giorno) per quasi niente. L'intervento di Arlotti con la decisa, quasi sfacciata difesa degli indagati, ha spaccato ancora di più la Redazione, lo stesso Cancelliere, per la prima volta, l'ho colto in atteggiamento perplesso. E' stato come al solito brutale: o sono scemi o troppo forti. Cosa vuole dire essere esperto di politica estera pur vivendo da sempre a Rimini!!. Adesso sono tutti dei Giulietto Chiesa, per loro la Russia non ha misteri, tanto meno ortodossi. Si sono accorti dell'importanza che poteva e doveva avere un rapporto politico e commerciale intenso con quel grande paese, solo quando hanno chiuso il Fellini per debiti. A proposito nelle memorie di Anitona, il Maestro che giovanissimo si allontanò dalla città e per questo divenne famoso, non esce benissimo. Innamorarsi di quelle tette però non era difficile, ci sono peccati peggiori. Rimanendo sul tema dei ..peccati ritengo che la difesa imposta di Arlotti, non sia solo dettata da amicizia e fortissima riconoscenza nei confronti di Ravaioli, al quale deve tutto, ma dalla paura che il renzismo riminese, la sua corrente che sembrava dominante, non si perda lungo le piste di una brutta pagina riminese, non certo la peggiore. Ma questo è un altro discorso. Concordo ancora una volta con il Cancelliere, presto avremo la risposta. "A Te Faz" ha lanciato il guanto di sfida, da posizione comoda ed imperseguibile. Rimane un atto pesante. Una sconfessione dell'operato senza sapere (?) di cosa si tratti veramente. Di quali prove abbiano o vogliano accertare la consistenza. E' arrivato anche il Bel Nando, (non parlavo di Piccari) che molto più sommessamente ha scaricato le colpe su quelli arrivati dopo. Devo dire che si stanno difendendo coraggiosamente. Non si esce da questa storia con un onesto pareggio a tarallucci e patronage. Non possono avere ragione tutte le componenti, tralasciando naturalmente i cittadini paganti ed indifesi. Questo è lo strano ed insieme vergognoso aspetto della nostra Città. La dimostrazione della penetrazione ormai consacrata della cultura dell'inciucio. L'elezione di un/una Presidente che lo possa garantire senza costringerlo a misurare la fiducia dei cittadini. Eccetto la Lega non esiste forza politica che voglia andare alle elezioni sul serio. Sono tutti sovradimensionati rispetto al loro attuale valore elettorale. Anche e soprattutto Pittibimbo. In questo momento il Pd contiene due partiti che le elezioni possono dividere. Cosa succederà a Rimini o meglio cosa doveva essere già successo. Un ottimo commissario prefettizio che raccolga i resti di un Comune e di una Città. Dove sono stati nominati hanno governato benissimo. Non ci voleva molto, bastava essere normali, non accendere feste ed erogare i servizi necessari. Il resto è materiale per quattro fotocopie (troppe). La cosa che mi fa incazzare è che dopo due anni di silenzio..sembra che vogliano terminare il percorso del Piano Strutturale. Dall'ultima volta che ho ascoltato, in diretta, l'ennesima promessa del Taglianastri, è passato un anno e mezzo, il delegato ha computo 50 anni, festeggiati non con il Sindaco ed un quinto passati a rimestare nell'urbanistica. Però hanno condonato la Ruota. Gnassi questa nuttata non la passa. La scelta dell'avvocato..Arlotti non mi è sembrata felice.