sabato 24 gennaio 2015

Uno Scippo Popolare

La decisione del governo di obbligare le banche popolari a trasformarsi in SpA e abolire il voto capitario suscita forti perplessità (?) aumentate dall'urgenza con la quale si è proceduto. La scelta temporale, in mezzo ai salti dei canguri sulla Boschi che cancellano gli emendamenti dell'ennesima porcata elettorale, è stata strepitosa. Un pezzo fondamentale della struttura finanziaria del Paese è stato “riformato”, senza discussione pubblica. A parte due twittii di Pittibimbo. Chi e per quale motivo ha richiesto questo intervento? Perché era così urgente da non rendere possibile un confronto pubblico? Quali sono gli obiettivi che il governo vuole conseguire? Sono stati valutati i rischi e le conseguenze possibili della rottamazione di una storia lunga centocinquant’anni, diffusa in tutta Europa e che, per usare le parole del Ministro, con grembiulino, Padoan, ha servito bene il Paese? La motivazione più stravagante sarebbe il numero dei banchieri ed il poco credito concesso. Il disgusto che provocano le azioni di questo governo che parte dal concetto (forse vero) che la penisola sghemba sia popolata da idioti ingurgitanti perfino bugie bancarie, non è sufficiente per spiegare il blitz che l'esecutivo ha compiuto nel silenzio più assoluto. La cacciata degli ambulanti ad opera di Gnassi, diventa la penultima opera cretina del Paese, ancora prima del Trc. Se proprio si voleva dare una sfoltita perché limitarsi a dieci banche popolari e non attaccare tutto il sistema del credito cooperativo? Ma il problema del credito in Italia riguarda solo le banche..popolari? A Pittibimbo comincia  a dare fastidio perfino il termine "popolare"? Troppo di sinistra? E pensare che hanno sempre, sempre, ruotato attorno alla sua democristianeria. E poi la sua famiglia di banche locali ma ..toscane, se ne intende. Dal 2011, inizio della stretta creditizia, al 2013 le Popolari hanno aumentato i prestiti del 15,4% mentre gli Istituti di credito sotto forma di SpA hanno diminuito i prestiti del -4,9%, le Bcc del -2,2% e le banche estere del -3,1%. Un’altra motivazione che è stata usata è che la riforma delle popolari è stata fatta perché «era ferma da vent’anni». Che fra le mille esigenze del Paese si sia data la massima urgenza alla governance delle popolari è una bugia migliore di quella che Renzi governa per salvare il Paese. Il Sole24Ore ha impallinato la riforma imposta. Imporre per decreto alle popolari, oltre una certa soglia dimensionale, la forma di società per azioni, è azione nordcoreana. L'urgenza ed il timing rendono quanto mai sospetta l'operazione, credo se ne sia accorto anche Affronte tutto teso a salvare le specie protette (lui). Dietro c'è una sorta di do ut des con la Commissione Ue e la Banca Centrale Europea, ecco perchè ho richiamato l'attenzione dell'europarlamentare che rappresenta la "nouvelle politique", distogliendolo per un attimo dai suoi delfini da ventimila euro mensili. L’investiment compact è stato approvato martedì 20 gennaio, a pochi giorni dall’annuncio del Quantitative Easing della Bce di cui l’Italia dovrebbe essere uno dei massimi beneficiari, a patto però le riforme strutturali si facciano per davvero. Delle dieci banche popolari che sono oggetto del provvedimento, le otto più grandi ricadono nella lista delle quindici maggiori banche italiane che da inizio novembre 2014 sono passate sotto la supervisione e la vigilanza della Bce di Mario Draghi. Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, ha dichiarato di non sapere nulla del provvedimento ancora la mattina del 20 gennaio, a conferma che l'iniziativa è tutta di Draghi ed il nostro governo fa la solita parte del ..marito inconsapevole. La balla più insultante è che sarebbe il voto capitario e la forma cooperativa come cause dei peggiori stress test bancari. Bugie che il nostro governo ha accettato senza nemmeno sapere e reagire. Le due peggiori banche sono, da questo punto di vista, Monte Paschi e Carige che, come è noto, sono “normali” società per azioni. Vi siete mai chiesti a chi possono essere ricondotte queste "pregiate" associazioni...bancarie? Nella risposta facile anche per il troppo citato Zerbini, c'è la verità, non tutta perchè quella nascosta e lo rimarrà, è molto più brutta. Si distrugge quel poco di buono che resta per aiutare le peggiori gestioni. Un pò come quello che succede a Rimini. Si salva il Palas e ..Cagnoni con Aquarena.