mercoledì 14 gennaio 2015

"Ignazia Chila". Mah!!

Circa 250 fa un importante medico riminese nonché naturalista e tante altre cose noto come Jano Planco e molto celebre fra gli studiosi di storia locale riceve in dono,gratis, non sapeva cosa farsene, da un amico che aveva un podere a Bordonchio, frazione di Bellaria-Igea, una stele mortuaria, datosi che il Planco o Bianchi come si chiamava era appassionato di Antiquaria, come si chiamava al tempo l'Archologia. Questa lapide, a parte il fatto di essere antica di circa 2000 anni, è l'esatto omologo di quelle che facciamo noi oggi per i nostri morti: c'è il nome della defunta con un bassorilievo rappresentante genericamente una figura femminile o chissà la morta proprio come si usa oggi e sommarie notizie, la figura femminile è acefala e presenta un notevole panneggio. Bene, Planco-Bianchi ci dà un'occhiata, cerca di capire dalla iscrizione chi fosse la morta, ci fa un brevissimo "pezzo" sulle Novelle Letterarie di Firenze, un periodico di allora che tirava poche centinaia di copie fra per eruditi, e la butta nella "catasta" della sua casa-museo. Non sappiamo come, dal Bianchi il pezzo di stele finisce negli anni passati ai musei comunali, non esistendo più il museo-Bianchi smembrato e, pare, "predato" un po' da tutti ultimi decenni e secoli scorso. E' una stele in cui si accenna,forse, a una "libérta" di una famiglia riminese della gens Ignatia che (probabilmente) si chiamava di cognome o la chiamavano "Chila", andata moglie a un liberto od a un membro della famiglia e defunta. Ora dopo un restauro che ha fatto probabilmente felice il restauratore - siamo certi che ci fosse bisogno? - di Molinella (ma non c'era nessuno a in zona chiedo all'IBC Emilia-Romagna che pare non restauri nulla sotto il Santerno, e di questo restauro dovremmo quindi essere in parte grati) questa stele entra nel calderone, pensate un po', del Capodanno... più-lungo-del mondo. E ci fanno conferenze, letture, spettacoli etc. Morale. 250 anni fa, benchè la differenza di età sia trascurabile con quella che ha ora, non se l'è filata nessuno o quasi, ha occupato un pomeriggio di un medico erudito etc. Noi, oggi, la utilizziamo per farvi transitare quattrini ed organizzare un evento invero modesto e inconsistente per le tasche di qualche furbo etc.etc.etc. per dire del perchè le cose in Italia vanno male e quattrini per cose utili ed essenziali e vitali non ve ne sono! Nella stessa ottica, ai miei occhi il restauro quasi "ex nihilo", ossia dal nulla, del Galli: utlizzare qualche cosa per farvi transitare piccole e grandi e enormi somme di danaro a favore di qualcuno con ordini, attenzione qui, che non provengono da Rimini ed ai quali chi comanda non si può sottrarre! Grazie. sara amati