giovedì 22 gennaio 2015

Per quelli che si preoccupano del Cancelliere

Diversi lettori di Salvarimini ci scrivono un po’ preoccupati per il fatto che da un po’ di tempo non si leggono articoli del Cancelliere. Specie quelli di politica estera. Noi sapevamo già la risposta, ma abbiamo preferito che fosse lui a darla. Ci ha subito scritto con la solita cortesia e velocità.
 “Caro Lugaresi la relativa “sospensione” dei miei articoli sulla situazione internazionale, e specialmente sul conflitto occidente vs. Russia, deriva da un fatto semplicissimo. Mentre fino a non tanti mesi fa questo conflitto ormai latente e da almeno sei/sette anni era poco conosciuto su ogni tipo di stampa (web compreso) e quindi poco commentato ora, per effetto della guerra ucraina, riceve una notevolissima e spesso competente attenzione. In altre parole, quello che scrivevo anni fa, e sarei costretto a scrivere ora, trova già ora, nel web, una copertura amplissima e migliore della mia. Cito solo alcuni siti che ritengo più autorevoli e completi: Giulietto Chiesa – Pandora TV; Vineyard of the Saker; Megachip redazione; Mark Sleboda RT., Paul Craig Roberts e vari altri. Commenti interessanti arrivano anche da tantissimi utenti singoli, di cui scusandomi, non posso fare l’elenco, e da testimoni, anche occasionali, ma di grande spessore. Quindi gli articoli che potrei trasmetterti sarebbero fondamentalmente, magari con qualche sottolineatura diversa, quelli che si trovano già abbondantemente sulla Rete. Basta cercare e senza troppa fatica. Invito pertanto (ma l’ho già fatto il mese scorso) i lettori di Salvarimini a documentarsi su questi siti ed eventualmente condividere con me alcuni “amici” validi testimoni degli eventi e spesso competenti commentatori. Con questo non voglio dire che io sia sempre d’accordo con tutte le analisi dei siti che ho citato. Per fare un esempio, non condivido del tutto la tesi di Giulietto Chiesa, per cui la spinta verso la guerra che viene dagli Stati Uniti sia, necessariamente, quella di un impero in crisi. Purtroppo, esperienze storiche simili dimostrano che il massimo dell’aggressività gli imperi lo raggiungono nel momento in cui si sentono sufficientemente forti per cercare di imporre un dominio globale. Tuttavia questa differenza di fondo rispetto all’opinione di Chiesa non inficia minimamente il giudizio positivo sul valore delle sue analisi, pur con questa precisazione. Altro elemento che non sempre condivido è la sottovalutazione dei rapporti di forza militare tra la Federazione da una parte e l’impero del caos, con tutti i suoi vassalli, dall’altra. Gli aspetti militari sono un po’ sottovalutati, e a volte (mi riferisco ad esempio agli articoli di Pepe Escobar) un po’ troppo ottimistici. Per me, anche per la mia formazione mentale e culturale, sono essenziali e da trattarsi con una buona dose di realismo. E’ però anche qui una mia opinione, e quindi non tocca il valore globale delle analisi di Escobar, che resta comunque alto. Non mi dilungo su altri aspetti quali, per esempio, le grandi similitudini tra il periodo attuale e la cosiddetta “lunga depressione” 1873/1900”. Aspetti che richiederebbero analisi lunghe e difficili, anche per economisti e storici esperti. Comunque, nella sostanza, per concludere, oggi, chi voglia informarsi sui temi da me trattati negli ultimi diciotto mesi sul Tuo sito e, per anni, sul “vecchio” Riminipolitica, ha una scelta ampia tra commentatori validissimi. Facili da cercare a da trovare. Questo spiega perché per non aggiungere ripetizione a ripetizione, preferisco “risparmiarmi” per casi assolutamente eccezionali o che (raramente) vedo non trattati nei siti più importanti. Faccio un solo esempio: fino a un anno fa praticamente nessuno parlava del Global Prompt Strike. Oggi tutti almeno sanno cos’è e che su di esso si baserà l’attacco alla Federazione. In ogni caso la guerra è vicinissima e Mosca dovrà far bene attenzione nel far comprendere a USA e UE che essa comprende anche l’opzione nucleare. L’unica effettivamente temuta da Obama e stati vassalli europei. In questo quadro, ad esempio, l’abbandono dei sistemi INF non aiuta certo (anche se nei contenitori degli S400/500 potrebbe esserci qualcosa…) Da questa parte della barricata si scommette sul contrario (secondo l’assioma del Pentagono in uso dagli anni 50 che postula che nessuno avrà mai coraggio di varcare la soglia atomica. Proprio su questo postulato si basa il “sistema” GPS e questo spiega l’eccezionale aggressività ucraina fomentata da Washington e Bruxelles. Su questo punto si gioca tutto, secondo il mio parere. Prima del 2017 data comunemente indicata per l’inizio del conflitto. Cordialmente e con stima.
 Il Cancelliere