venerdì 9 gennaio 2015

La Satira dei Mattoni

La storia come sempre la riscrivono i vincitori, ma che i vincitori diventino sostenitori delle tesi dei vinti sembra Satira alla Riminese. Parlo di mattoni. Come ho scritto decine di volte, la madre di tutte le porcherie è il Prg94 l'unico strumento urbanistico ancora vigente. Siamo lo scandalo della Regione. Una delle..ragioni per cui un normale, normalissimo delegato al quale il Sindaco vieta di onorare il lauto stipendio si dovrebbe dimettere. Non lo scrivo sempre perchè l'ho fatto, per ragioni molto simili, ma non così sfacciatamente percepibili. Il Prg approvato definitivamente nel 99 faceva schifo. Se n'erano accorti perfino i due ideologi: Chicchi e Gambini. Nello stesso tempo svolgevano anche le funzioni tutoriali di Gnassi. Difficile capire quale opera sia venuta peggio. Il nostro elegante "martire" faceva parte del consiglio comunale che approvò l'oscenità. Se dovessi ricordare un nome per tutti nella categoria dei vinti dovrei citare Diego De Podestà. Anch'io, tanto per non rimanere indietro, avevo portato i compagni di Viserba su posizioni barricadere, in particolare sul Peep che Chicchi aveva disegnato per Parigi, lasciamo stare, citiamo Londra. Oltre mille appartamenti uno sopra l'altro con decine di lottizzazioni vicine, quelle che hanno determinato il sacco urbanistico di quel comune mai nato. Questa è la vera storia che nessuno vuole riesumare. Potrei anche citare uno storico scontro "dialettico" a Torre Pedrera in un famoso hotel che non se la passa bene oggi. Lo definii il peggiore sindaco del dopoguerra, non potevo conoscere ancora Ravaioli a lui succeduto dopo che Melucci aveva "cacciato" Re Giuseppe dal trono. Ad un certo punto il Sindaco Chicchi ed il Delegato all'urbanistica Gambini cercarono di rimediare, tentando di formulare una Variante che però avrebbe messo in luce le..cose che non andavano (eufemismo). Il suo estensore Professor Benevolo disconobbe subito l'infante, quasi vergognandosi, però credo dopo avere intascato il compenso. I dodici anni seguenti di Ravaioli ai quali partecipai per i primi quattro, sono stati pesantemente condizionati da questa eredità che però il Partito votò e permise. L'impegno iniziale era di concludere quattro indispensabili varianti come quella della Zona Nord che permise una mobilità dimenticata dal Piano Chicchi. Le strade per la Fiera ed il Peep (ridimensionato), il Centro Scolastico, perfino la Chiesa sono state inseriti in quella variante. La famosa via Sozzi è una invenzione forgiata nell'allora potente sezione viserbese, assieme all'amico/compagno Marco Gobbi. Biagini osservava, mi sembrava ..imparasse. La sua interpretazione del Presidente di Quartiere fu esemplare, è il dopo.. Mattia Morolli era sempre presente. Melucci, piaccia o no, ha contribuito a fare vincere Ravaioli tre volte. Devo ricordare però anche Tiziano Arlotti, il vero braccio del Dottore prestato con molto piacere da Tonini. L'accordo nel Patto del Mattone era che Maurizio si occupasse di edilizia e Tiziano dei lavori pubblici. Si trasformò subito nel meraviglioso "ATe Faz". Costò al Comune circa 500 milioni però un lavoro, magari un ritocchino alla strada o marciapiede non si negava a nessuno. Prese 800 preferenze. L'orgasmo culminò con la proposta, per fortuna abortita dalla crisi, di tremila appartamenti in cambio di uno Stadio. Non fu certo merito dell'opposizione pidiellinociellina da tempo al governo immobiliare, tanto meno di una sinistra radicale alla Mangianti. Fu l'inizio della fine della Città. Troppo dipendente anche in ambito turistico dal valore borsistico del mattone. Non per caso tra i consiglieri di maggioranza non esisteva una pur timida opposizione all'andazzo. Le mie dimissioni vennero "digerite" subito con alcune varianti di stampo scandaloso. Cito per non essere tedioso un solo nome: Portofino. Una decina forse più dei vecchi consiglieri comunali, alcuni con lavori e competenze di stretta osservanza mattonara siedono nell'attuale consiglio. Pentiti? Amareggiati? La delibera Gnassi è il suo ed il loro Gange? Non posso avercela con Biagini, sono troppi i ricordi che superano i dissidi. Ma questa volta molto amichevolmente non riesco a capire cosa stia a fare. Se mi dice che lo stipendio è buono, io che ho un figlio in Africa per i troppi mattoni edificati, cercherò di capirlo lo stesso. Ma dica qualcosa, non parli a vanvera dell'arenile.
P.S. 
Ho letto, postato, qualche articolo "controcorrente" di un giornalista, spero giovane, del Corriere del Pd. Vorrei, se fosse vero, che andasse a cercare i vecchi dirigenti comunali (lasci perdere Dalprato), per chiedere informazioni sul Prg Chicchi. Pubblicando le osservazioni dei sei Quartieri di allora o quelle dei cittadini e compararle con quello che poi è stato deliberato ed approvato. Non a caso non esiste opera grande o piccola che non sia frutto di Variante. Siamo arrivati al centinaio. L'Aquarena di Cagnoni credo sia l'Aida delle Varianti