Sembra che domenica 11 gennaio abbia segnato uno spartiacque temporale nella storia riminese. D'ora in poi quando si affronteranno i problemi che abbondano, dovremo usare l'antica abbreviazione latina dell'a.G o d.G. Come dire prima o dopo Gnassi. Parlando del prima, fino a qualche mese fa, se un Sindaco, pur di Rimini, avesse messo in dubbio l'utilità del nostro aeroporto, sarebbe stato un pistolotto liquidato come fantascienza o nel bagaglio già pieno delle gnassate. Questo però non mi unisce al coro delle solite comari.
Avendo sempre "tentato" di fare politica con i fatti e poco o quasi mai per il consenso ..basso, direi che il discorso sul Fellini del Sindaco in associazione con altri, vada congelato ma non cancellato. Però bisognerebbe impedire con ingiunzione violenta di partecipare al dibattito ai tanti, troppi che fino ad ieri hanno parcheggiato negli spazi culturali dell'associazione riminese che lo ha gestito. Il problema è che non sono rimasti solo capannoni, attrezzature e 70 dipendenti ma il cosa fare di quell'immensa area. Sono da sempre un credente nell'Alta Velocità, il servizio oggi più necessario. Ma credere in questa infrastruttura significa negare le stronzate della ricerca dei turisti in..Cina. Il tema, l'obiettivo è ripartire dal cuore di una delle regioni più ricche al mondo. Comprendiamo oltre al Nord dell'Italia, Svizzera, Austria e Baviera che distano 4 ore da Rimini, con i treni veloci. Non arrivano perchè Rimini è diventata.. brutta. Questo spiega l'atteggiamento dei nostri Pr che casualmente fanno anche gli amministratori. Volendo negare la triste verità trovano più congeniale e strumentale andare a cercare nuovi turisti in giro per il mondo. Nascondendo la miseria dominante con feste spacciate come promozioni turistiche. Un'accusa che va allargata ai tanti imprenditori, finti esperti, ma anche cittadini spesso garantiti, più propensi alle furbate che porsi nell'ottica di un confronto serio con il mercato. La prova di questa decadenza cittadina risiede nelle città, una volta satelliti, iniziando da Riccione. Qualcosa in più ha fatto, la città è un punto di riferimento, non una zavorra come Rimini. Da dove iniziare perchè si possa ritornare ad essere se non l'ombelico turistico almeno più appetibile? L'ho scritto e ripetuto in decine di articoli: spiaggia, mobilità, strutture, sicurezza fino al riordino delle rappresentanze sindacali ed imprenditoriali. Anche l'accessibilità al nostro territorio è un tema fondante. Partendo da una linea dell'alta velocità, che non ha alcun riferimento nel Piano Strutturale adottato. Tanto meno in quello Strategico, pur benedetto, che gira come un doppione per aumentare il tasso di confusione urbanistica. Nel contempo per vincere la scommessa dell'alta velocità, serve mettere in rete le città minori proponendo che al posto di quello stupido Trc, si faccia subito una ferrovia locale da Gabicce a Ravenna/Santarcangelo. Completato questo progetto, che per venti/trent'anni è stato negato, state certi che si ripeterà quel percorso turistico industriale degli anni 60/70 con un'aeroporto che tornerà ad essere una necessaria infrastruttura per tutti quelli che vorranno venire a Rimini da molto più lontano. La forza, a mio parere sta nel cambiare, ma rilanciando. Se rimani fermo, lo siamo da oltre dieci anni, sei morto. I segnali sono inequivocabili. Sarebbe arrivato il momento di iniziare un percorso necessario, senza chiudere o scegliere gli interlocutori. Basta che non abbiano fatto parte di nessuna associazione a..delinquere anche politicamente.
P.S.
Rimane un particolare che ci ha fatto osservare quel maledetto Cancelliere: i soldi per tutto questo sono stati gettati ..male nel Fellini, peggio nel Palas e Trc. Con l'Aquarena non si vola.