mercoledì 7 gennaio 2015

Il Mitomane

Ci sono delle volte che potremmo anche lasciar perdere. Che ci vuole, basta contare fino a dieci e poi lasciar passare la giornata. Se però il giorno dopo i giornali sono in preda a una tempesta di marchette, rispetto alla cosa che si voleva lasciar perdere… beh.. allora qualcosina bisogna pur dirla. Il tema è la “guerra la cemento” di Andrea Gnassi, che nella letteratura classica riposa sullo stesso scaffale delle avventure di Harry Potter. In questi giorni è saltata fuori a causa delle disavventure di Isabella Conti, Sindaco di San Lazzaro in Savena, minacciata per aver osato bloccare, ad una coop rossa, un compartone edile grande quasi come quello della San Giovanni di Funelli (li la guerra al cemento non vale). A denuncia consegnata ai carabinieri, con subitaneo appoggio del Premier Renzi, è scattato l’allarme della nostra Giovanna D’arco (lo so Giovanna era femmina, ma nella mia limitata cultura cristiana non ho trovato altri che fossero mistici e martiri contemporaneamente). Dopo una legislatura dedicata a offrire il petto ai fascisti di Forza Nuova, con supremo sprezzo del pericolo, si è ricordato anche di aver subito minacce, analoghe alla collega Sindaco, all’epoca della sua prima crociata al cemento. Che poi fossero richieste di commissario ad acta e non minacce poco importa. A beneficio d’archivio per il lettore ricordo che gli unici indici di edificabilità salvati dal Taglianastri furono quelli poi destinati alla magnifica manovra Salvapalas, ossia quella che, per salvare il Palas di Cagnoni, ha condannato via della Fiera a un ipermercato, con cornice di palazzine soviet, travestito da piscinetta. Tra l’altro il tema del consumo del territorio è stato bellamente brutalizzato in quanto gli indici negati alle Celle erano solo un cambio di destinazione, trasformati poi in cemento vero in quello che dovrebbe essere il mitologico anello verde. Gioe del Masterplan (qualsiasi cosa esso sia). Non vorrei però che tutto ciò fosse semplicemente scambiato per una manovra di autolegittimazione. Sotto c’è di più. Questo bisogno di Pathos, questo recitato eroismo eco-partigian-sostenibile, secondo la modesta opinione di chi scrive, stanno ad indicare una qualche sindrome da carenza d’affetto. Certo , se fosse vero, il pensiero che regalandogli un semplice orsacchiotto ci saremmo potuti evitare cotanto Sindaco è quasi insopportabile.
 P.S. Posso anche comprendere la mancanza di informazione da parte di un cittadino normale. Da parte di un giornalista no. Oggi gran parte della stampa ha fatto finta di niente sia sulla vera natura della “guerra al cemento“, sia sul fatto che se Gnassi avesse ricevuto delle lettere di minaccia ci avrebbe fatto delle magliette da indossare in parata. 
@DadoCardone
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