mercoledì 14 gennaio 2015

Un discorso delicato

So di addentrarmi in un "discorso delicato". Con la stessa apprezzabile sincerità che ha contraddistinto l'intervento "giornalistico" del Dottor Giovagnoli, Procuratore Capo di Rimini, voglio ribadire, come ho fatto in questi anni, la mia opinione come cittadino-lettore dei giornali ai quali ha affidato la sua, molto più autorevole, verità. Con la franchezza che uso per altri argomenti, non meno importanti, devo dire che le sue spiegazioni, mi sono sembrate più una risposta all'On.Arlotti che ai cittadini che hanno capito ..benissimo l'ambito nel quale state svolgendo (da tanto tempo) le indagini. Sembra che nel tentativo di "depenalizzare" la marea di reati berlusconiani, qualche manina abbia fatto inserire anche l'abusivo od indebito ricorso al..credito, la bancarotta fraudolenta e tanto che c'erano, anche le lettere patrocinanti. Un bingo processuale in salsa piddina riminese. Non è certo colpa vostra. In questo caso e non capita spesso sembrate più vittime, al pari del curatore, che colpevoli nell'applicazione della legge. Non sempre un magistrato inquirente spiega le ragioni del suo operato, ma nulla lo vieta. Valgono però gli atti e le prove. A me è sembrata una giustificazione (non petita) dell'operato. Non sono stato il solo. Un vecchio esperto come il Cancelliere questa mattina mi sorrideva come dire: te l'avevo detto. L'interlocutore è diventato lo splendido A Te Faz che afferma, quasi giurando, che siccome Ravaioli&C lui li conosce non possono essere colpevoli. Dopo le lettere arrivano gli attestati di patronage e buona condotta.. Se non fossimo nella morente Città, dove  accade di tutto, le domande con le necessarie risposte le avrebbe dovute porre qualche giornalista. Lasciamo perdere, le loro redazioni non correranno mai pericoli, pur facendo ridere. L'intervento di Arlotti, personalmente lo considero di una arroganza renziana. In altri tempi si sarebbe scomodato qualche paragone craxiano. Io sono Io e voi non siete.. Altra cosa che suona male è l'esclusione a priori, proprio come viene richiesto, di interessi personali oltre che associativi. Finisco come d'obbligo: auspicando come cittadino una veloce risoluzione dei tanti dubbi che sembrano animare i protagonisti. Io sono ancora nell'ambito del garantismo che nel dubbio.. assolve. Non con la certezza.