mercoledì 4 febbraio 2015

The Day After

Qualche giorno fa questa Redazione annunciava sarcasticamente come Gnassi si sarebbe dichiarato, fin da subito, un Mattarelliano della prima ora. Neanche mezza giornata e sul sito curial-politico sono apparse parole di giubilo con le quali il nostro sindaco salutava l’elezione di Sergio Mattarella come (citiamo) “la riconquista del suo naturale spazio da parte della buona politica. Quella lineare, trasparente, che premia i galantuomini. Mattarella, a ben guardare, porta in dote una esemplare storia di civismo.” Conoscendo bene Gnassi possiamo dire che avrebbe detto le stesse parole anche se fosse stato eletto Brunetta, il fatto è che le dice sempre il giorno dopo, senza mai esprimersi il giorno prima! Il coraggio e la coerenza non li vendono in boutique. Ciò che però emerge è il dato che, ancora una volta, abbiamo una dichiarazione supercazzola! Mattarella porta in dote un’esemplare storia di civismo?!?! Ma dove??? Mattarella porta in dote 35 anni di politica e per di più di politica democristiana! Altro che civismo caro Andrea! È maldestro, da parte tua, il tentativo di annacquare Sergione in quella melassa panteistica in cui nuoti da anni! Sergio Mattarella è un politico vero, un democristiano doc, uno di quei politici che hanno il privilegio della libertà, perché hanno un loro lavoro alle spalle e non vivono di partito, uno di quei politici di molta sostanza e pochi slogan. In molti hanno passato anni ad usare il termine democristiano come un insulto, come un’onta da appiccicare addosso all’avversario politico, quando non all'alleato mal digerito. Oggi quell'atteggiamento lo hanno abbandonato tutto d'un colpo al grido di viva il Presidente. L’elezione di Mattarella alla presidenza della Repubblica è il naturale seguito di Renzi Presidente del Consiglio. O pensavamo che Matteo fosse così ingenuo da isolarsi? In due anni non solo i democristiani hanno ripreso le redini del Paese, ma con Mattarella al Colle riscattano lustri di nefandezze commesse dai loro vecchi compagni di partito. Oggi non rinasce la Democrazia Cristiana, ma emerge la necessità e la modernità dei valori che di quel partito furono il fondamento, per affrontare le sfide del nostro tempo. Il discorso di Mattarella è stato alto, a tratti retorico, ma pregno di politica come da anni non si sentiva più. Un professore di 74 anni, con un passato apparentemente da album dei ricordi, ha rimesso al loro posto le veline e i tronisti della politica di oggi, parlando in uno modo per loro assolutamente incomprensibile. Ha parlato di Politica ed ha tracciato una rotta da seguire. Sul carro del vincitore si sta sempre bene: siamo sicuri che di qui a breve saranno in molti, assieme al nostro sindaco, a cercare loro foto con lo zio Giulio o De Mita.
redattore incazzato