giovedì 9 aprile 2015

Fellini: l'arcimobilità

Nell’articolo di martedì sera, ci chiedevamo dove fosse finito il secondo volo del “Fellini” dopo la festa del 1° Aprile con champagne e caviale. Non abbiamo avuto risposta e, stante le abitudini dei superstiti fogli locali, c’è da dubitare che vi sia stato o sia imminente un secondo atterraggio. Se questa è la situazione dei voli è ancora più preoccupante quella del personale. Ieri mattina il “Corriere del PD” ha dedicato un articolo tutt’altro che lusinghiero ai rapporti tra la nuova società Air Riminum e quella parte di personale (una trentina di persone) riassunto. La cosa curiosa è che, secondo i sindacati Cisl e Uil, i contratti stipulati con i “trenta fortunati” prevedono una super mobilità dei medesimi nel raggio di ben 50 chilometri (!!!). Questo senza indennità di trasferta ne rimborso alcuno. Se abbiamo capito bene quel che dicono i sindacati quindi, i trenta ex dipendenti di Aeradria assunti da Air Riminum dovrebbero prestarsi senza alcun rimborso a qualsivoglia “distacco” in ogni attività, che almeno si spera attinente, in un raggio che va da Ravenna a Fano per finire ad Urbino. Sempre dando per scontato di aver capito bene, la cosa sembra un po’ troppo anche ai sindacati, notoriamente accomodanti come Cisl e Uil e fa pensare più che a un rapporto di lavoro ad una corvée da Basso Medioevo. Salvo che gli antichi feudatari si accontentavano delle corvees gratuite al proprio castello, senza spedire i poveri servi della gleba tanto lontano. Vista la situazione non è che per caso Lugaresi dovrà restituire le pizze al Cancelliere? 
La redazione

P.S.
La foto non c'entra niente...ancora. Era solo troppo bella