giovedì 30 aprile 2015

Zenta de Borg

Un gentile lettore ci ha inviato una email nella quale ci racconta un simpatico avvenimento tipico della Rimini di Gnassi. Ha riferito di urla furibonde in una stanza, diversi giorni fa, nella quale erano "riuniti" i soci della Zenta de Borg. Cittadini che hanno a Cuore i destini di una delle parti più interessanti e storiche della Città. Che non è quella "segreta" descritta splendidamente da Stefano Andrini nel suo libro presentato ieri, ma quella accertabile anche dai soci Carim. Complimenti a lui e Pulini. Ma cosa ci fa in quella Giunta? Le ragioni delle urla dei rappresentanti il Borgo erano dettate dai risultati dell'ultima impresa del Fila Dritto, compiuta dal braccio operativo di Gnassi chiamato Anthea. L'azienda inventata perchè Hera si era sbarazzata delle cianfrusaglie manutentive come verde ed arredo. E' stata collocata nelle mani fedeli di un Succi, sembra parente dell'organizzatore del più bello spettacolo mai riuscito: Gloria Gaynor. Non fate commenti. Limitiamoci ad esaminare l'ultimo delitto. La ristrutturazione del Piazzale Vannoni è il solito assemblaggio di porfido, catrame e segnaletica, con un cartello inneggiante al "come sono bravo". Il risultato (ditelo a Mariotti) è che un tragitto di circa 700 metri che una volta esaurivo, con l'unica fiera in atto, in non più di cinque minuti oggi ha assorbito ben 21 minuti di quello che rimane della mia aspettativa. Il Cancelliere che, come sempre, non ci credeva, mi ha battuto di due minuti e 15 secondi (è preciso con i conti). Ma come siete messi? E poi manca la ciliegina sulla torta della viabilità secondo il Sindaco di Jamil: la chiusura del Ponte del cuore ristoratore. Non temete, non avverrà mai, almeno con una sua "Ordinanza". Prudentemente sembra sia stata spostata a dopo le ..elezioni. Non si sa se anticipate. In ogni caso ancora un anno di pazienza e fallimenti e poi potrete dire la vostra. Nell'urna. Ognuno ha il suo Italicum