giovedì 16 aprile 2015

CS Rimini 5 Stelle

In risposta a Marco Lombardi. 
Ci dispiace che l’ex Consigliere Regionale Marco Lombardi non capisca le nostre dichiarazioni in merito ai contributi di comarketing. Forse passa troppo tempo al ristorante per ricordarsi come sono andate le cose con Aeradria, ma non c’è problema: l’amaro lo serviamo noi. Il meccanismo di elusione al divieto di contributo pubblico, da noi messo in evidenza nel 2011, oltre a tappare i buchi, serviva proprio per finanziare il comarketing, attività troppo aggressiva e costosa per una partecipata e i fatti lo dimostrano. Del buco di 50 milioni della gestione 12 ne sono stati accumulati solo nell’ultimo anno, nel tentativo di far apparire il Fellini un aeroporto da un milione di passeggeri. Va da sé che una società privata sia libera di rischiare anche questa carta, che però non ci pare sia stata dichiarata nel piano industriale che ha permesso ad AIRiminum di vincere il bando d’assegnazione a punteggio pieno. Tanto meno era stato detto che non si intendeva usare risorse proprie, ma quelle della Regione. Questo però è solo uno degli appunti che si possono fare alla gestione avventurosa di questo nuovo gestore. L’altro appunto è proprio la contiguità con l’operato del Partito Democratico, per scorgerla non c’è bisogno di essere Sherlock Holmes, basta dare un’occhiata alle entità Riminesi che compongono la nuova società (ce ne fosse una che si occupa di aeroporti), ma se proprio non si vuol faticare si può semplicemente ricordare di chi fosse il primo contatto con questi signori in pieno tentativo di concordato Aeradria. Capiamo che per Lombardi questa possa considerasi trasparenza e siamo orgogliosi di averne un concetto del tutto differente. Rimanendo nel merito delle nostre dichiarazioni ribadiamo che noi vogliamo un aeroporto aperto e operativo. Per ottenere questo è necessario che venga gestito da persone competenti e che si rispettino i limiti fisiologici imposti dalla congiuntura storico economica. Il Curatore fallimentare ha dimostrato, con una gestione di semplice mantenimento, che con 500.000 passeggeri l’aeroporto può persino guadagnarci. Qualsiasi obbiettivo superiore deve essere programmato e gestito oculatamente, con piani industriali veri, senza proclami irrealizzabili. Alla prova dei fatti l’aeroporto che doveva essere aperto a capodanno ha visto un solo volo, che come un pesce di aprile ha illuso si trattasse d’altro. Certo che i voli arriveranno d’estate, arriverebbero anche se il Fellini fosse classificato “pista d’atterraggio d’emergenza”, ma questo non è quello di cui il territorio ha bisogno. Nel frattempo ci auguriamo che Airiminum raccolga presto l'invito del Presidente della Seconda Commissione Consiliare a presentare il suo piano industriale. Questa si che sarebbe trasparenza.
 Movimento 5 Stelle Rimini