lunedì 27 aprile 2015

Irap o Irpef

La politica (?) economica del governo è stata impostata sui fantasmagorici effetti degli 80 euro di bonus Irpef come strumento per spingere verso l’alto i redditi e i consumi. Una scelta che appare oggi molto più stupida di quanto non fosse inizialmente. Avere dato meno importanza agli investimenti nel prolungato stato di recessione dell’economia italiana è azione quasi delinquenziale. La politica economica è stata incentrata su 80 maledetti denari per drogare, nel tempo delle elezioni, il reddito di (alcuni) italiani. Per i redditi e i consumi di (tutti) gli italiani, molto meglio un taglio delle imposte alle imprese e dunque una spinta agli investimenti. Nella scelta tra Irap ed Irpef il nostro "calante" Premier non ha avuto dubbi ed ha incassato il 40% della metà dei votanti, ma il Paese sta volgarmente fallendo, però munito del Jobs Act. Quasi 10 miliardi di euro sono impiegati annualmente per finanziare il bonus degli 80 euro. La verità del Def 2015 si basa sulle condizioni economiche esterne, dovuto al Quantitative Easing (QE) della Banca Centrale Europea e al basso prezzo del dollaro. Finita la sbornia mediatica dei miracolosi effetti sull'occupazione del peggiore liberismo di governo non ci rimane che il Partito però della Nazione. Ci lamentavamo di Veltroni.