mercoledì 29 aprile 2015

Comunicato M5S

Disagio TRC - Tosi intervenga. Stamane, come avevo promesso, mi sono recata personalmente in Via Portovenere a Riccione, sul cantiere del TRC. Ho constatato che quanto mi avevano riferito ieri corrispondeva a verità e cioè che i residenti, a causa dei lavori in corso, avrebbero visto limitare lo spazio di entrata alle loro abitazioni ad un metro e venti centimetri. Nell’occasione ho raccolto informazioni anche da un responsabile del cantiere e dall’Assessore ai Lavori Pubblici Cesarini. Pare (dico pare solo perché faccio fatica a crederci) che l’occupazione provvisoria sia dovuta allo spostamento di un sottoservizio, precisamente quello delle fogne, per permettere il passaggio del TRC. C’è solo un piccolissimo problema. Prima si è realizzato il cantiere del TRC e solo dopo ci si è preoccupati del sottoservizio, mentre la logica delle azioni avrebbe voluto che prima si agisse sul sottoservizio, lasciando la strada occupata solo per quel che serviva. La questione però è che il Trasporto Rapido Costiero avanza come una malattia e la fretta con cui si perseguono i vari “obbiettivi di non ritorno” non lascia spazio alle esigenze dei cittadini. Il risultato sono lacrime e rabbia, come posso direttamente testimoniare. Rinnovo il mio invito al Sindaco Tosi a non lasciare che la sicurezza dei suoi cittadini venga messa in discussione per la sopravvivenza di un opera che nessuno ha mai voluto, se non coloro contro i quali si è presentata alle scorse elezioni. In 120 cm non passano ambulanze, tanto meno Vigili del Fuoco… capisco che Hera e Agenzia Mobilità siano brutti clienti, ma non possono venire prima della Sicurezza dei cittadini di cui un Sindaco è il diretto garante. Direi di smetterla di far finta che taluni accadimenti si manifestino inaspettati e di cominciare (perlomeno) a promuovere una corretta informazione con chi subisce le angherie dei cantieri che entrano nelle soglie di casa. Stamane i residenti erano convinti di dover passare tra gli alberi e le ringhiere per uscire dalle abitazioni e per prestare assistenza ai loro invalidi. La situazione non era proprio così, ma non per questo meno grave.
 Raffaella Sensoli Portavoce Regionale ER