sabato 18 aprile 2015

Agenzia..Nipote

Non conosciamo le procedure in atto della nuova organizzazione trasportistica a livello di area vasta, ma da quel pochissimo, quasi niente che si capisce dai giornali, difficile non essere d'accordo con i Comuni dissidenti, partendo dalla Tosi a Riccione. Non dovevano "commissariarla"? Pongono una questione procedurale: i singoli consigli comunali non possono approvare norme e comportamenti ancora da definire. Sembra però che la battaglia sia un'altra. La partita si gioca sulla mole di debiti che l'Agenzia ha saputo accumulare, pur nata come semplice organo di controllo. Se (i debiti) venissero onorati pro quota, il massimo carico sarebbe sul Comune di Rimini. Il mistero è di quanti milioni si parla. E' indubbio che una delle ragioni per le quali l'Agenzia Nipote, come viene ormai comunemente chiamata, abbia voluto tenacemente proseguire con l'appalto del Trc sia dettata dal tentativo forse di nascondere nel mare magnum delle piste protette un buco storico. Qualche voce ben informata parla di 10/15 milioni. Cifra assurda pensando che viene davvero da lontano. L'Agenzia è nata e vissuta pericolosamente. Pensate che per farla sopravvivere per un lungo periodo ha incassato i soldi dei parcheggi pubblici. L'esperienza vissuta con Aeradria ci porta a pensare che a Rimini siamo capaci di imprese impossibili. Dal momento che si è dimesso Camporesi è rimasto un consigliere che vuole andare fino in fondo alle inchieste a costo di rivolgersi in Via...Della Chiesa davanti all'Agenzia?
P.S. Comunque si può dire quello che si vuole di Gnassi, ma la Tosi ha le..del coraggio