Ovvero dell’ennesima cattiveria del diabolico Putin. Molti ricorderanno che nell’inverno scorso, almeno per un mese, tra mille sconfinamenti in spazi aerei internazionali di caccia russi, si trovò modo di parlare anche di un misterioso sottomarino (ovviamente russo) che andava avanti e indietro nelle acque territoriali svedesi. Naturalmente si trattava della cattiveria del solito diabolico “Vladimir”, e su questa, i giornali di tutto il mondo, italiani inclusi, ci camparono un paio di mesi. Oggi il comandante della Marina svedese annuncia ufficialmente che si trattava di un mezzo da lavoro (magari forse di Hera!) e che quindi non c’era nessun sottomarino, né russo né di altro colore. La cosa dimostra almeno: 1) i militari “incredibile dictu” sono, a volte, più onesti dei politici. 2) Ovviamente i giornali, men che meno quelli italiani, hanno dato o daranno la notizia del vascello fantasma.
Woland