venerdì 17 aprile 2015

Zafesova batte Gramellenko due a zero

Oggi l’ammiraglia anti-russa dei giornali italiani, cioè la Stampa di Torino, ha schierato uno dei calibri più grossi per commentare la mensile maratona di Putin alla quale il “feroce dittatore russo” si sottopone in diretta. Manco a dirlo la Zafesova lo ha trovato “stanco” e stranamente “soft”, sintomo sicuro, per lei, che sta per arrendersi. Questo è il tono generale dell’articolo della Zafesova. La conclusione è implicita: ancora una piccola spinta di sanzioni + guerra e con l’odiato “Orso Russo” sarà finita. Parola di esperta. Nemmeno una riga ovviamente sulla moria di omicidi politici a Kiev a danno di giornalisti e politici filo-russi. A questa mattanza quotidiana la Stampa dedica solo un quadratino in alto a destra intitolato grottescamente: “a Kiev si uccide come a Mosca” (!!!). Con questa informazione oltre a cadere le braccia e qualcos’altro ormai c’è poco da fare... Dimenticavamo: stante il commentone della Zafesova il povero Gramellenko è stato riconfinato nelle strette maglie della sua rubrica sempre dedicata ormai alle stragi di buoni immigrati islamici e correlativa cattiveria degli italiani (ovviamente PD escluso).
Woland.
P.S: le fonti diplomatiche fanno trapelare che gli omicidi di Kiev avvengono con il nulla osta americano. Il che fa ritenere imminente la ripresa della guerra nel Donbass. Questa volta con “aiuto diretto” americano e NATO. Non a caso ieri il rublo e la Borsa di Mosca hanno subito un duro contraccolpo che continua anche oggi. I Mercati sentono odore di polvere da sparo. Sul Fellini è stata fatta solo una "Prova d'orchestra"