mercoledì 29 aprile 2015

Gnassi l'indagato

Questo è il crinale, lo spartiacque politico- temporale che minaccia il gnassismo. Quello che Melucci ha avuto (tanto) lo ha strappato dalle mani dei "privilegiati" che hanno avuto la stupidità di opporsi. L'elenco delle vittime è lungo. Nel suo carnet compare quel piccione di Chicchi che pensava di fare un boccone del funzionario nato in Federazione. Non catalogabile tra l'intellighenzia con la puzza sotto l'Unità, ma un divoratore di incontri e tessitore instancabile di una tela avvolgente. Gambini e Fabbri personaggi di caratura inferiore sono stati, per lui, una "passeggiata". La sua forza era l'apparato. Oggi è più in difficoltà senza le truppe splendidamente manovrate. Mancava di esperienza amministrativa, si è fortificato anche su quel versante. Nei cinque anni di intensa e leale collaborazione avevamo fatto un ottimo lavoro. Poi il meccanismo si ruppe, anche per colpe e presunzioni a me ascrivibili e per il sorgere della politica inciuciante diventata filosofia di governo locale. Rimane un ottimo ricordo, senza rancori (per me) di natura personale. Nella scelta tra lui e Gnassi, anche se siamo in una epoca diversa popolata da mezze calzette, non avrei nessun dubbio. Per l'attuale Pd, invece il modello renziano, ha trovato uno splendido interprete. Coraggioso e decisionista secondo la comica espressione letta sul badogliano blog curiale. I giornali sdraiati sulla elegante figura sindacale hanno titolato come vuole il padrone. Il vecchio contro il nuovo. Ma se hanno iniziato tutti e due nella stessa epoca a frequentare il Partito. Uno all'asilo nido l'altro a leccare francobolli per le riunioni. Le esternazioni di Melucci sono catalogate come falli di reazione nervosa e rancorosa da parte di un trombato. Concordo con lui che la "vicenda" bagnini e l'uscita dal campo piddino di un uomo della potenza di Errani abbia giocato a suo sfavore. Si è visto subito che Cuor di Demanio sia Corsini, aiutato dalla debolezza di Bonaccini. Melucci non si fa trascinare dagli istinti personali, è abituato a stare in trincea. Nel Pci ha sempre frequentato l'opposizione, fino a quando si è preso il Partito. Non ricordo uno che abbia vinto con lui una competizione politica. Ecco perchè le sue uscite sono il presagio della fine del gnassismo applicato alle ciclopedonali. Chicchi valeva due Gnassi con un piccolo resto per Gambini. Per il caso in questione, piaccia o non piaccia a NewsRimini, esiste da tempo (troppo) una accusa di associazione per delinquere. Forse il peggiore dei reati politici. Il Cancelliere in una sua previsione giudiziaria ci ha spiegato che alla fine (dieci anni) tutto sarà almeno prescritto. Ma intanto, occorre pulire il campo elettorale. Il rischio di andare alla consultazione del prossimo anno con un "quasi" certo rinviato al giudizio della legge uguale per tutti, ma sempre in ritardo, può essere eluso cambiando i pantaloni griffati con una sottana. La nascita delle liste sembra sia "spinta" dal Pd. Le quattro già presenti parametrate sulla metà dei probabili votanti concedono un grosso aiuto alla Petitti. La "quasi" certezza di vincere al ballottaggio. A meno di un miracolo riccionese. Poi governare sarà un'altra Ruota del ca..