Sempre con il permesso del Gen. Enrico Cecchi vi regaliamo un sunto del suo ultimo intervento all'Assemblea Ordinaria dei Soci Carim. Vi ricordo che le iniziative penali sulla Banca della Città sono frutto di sue articolate e precise argomentazioni. Che possa essere il Candidato giusto per Rimini lo giudicate voi.
Rovinati 7400 piccoli azionisti e defaultata la principale banca del territorio, oggi siamo alla farsa finale: sono soci della Fondazione personalità che per la loro professione e per il loro impegno sociale ed istituzionale danno lustro alla comunità e contribuiscono al suo sviluppo. Complimenti!!! Nel procedimento penale della Procura della Repubblica sulla Carim ove sono indagate 26 persone per associazione a delinquere, falso in bilancio ed altro, di queste 26, esclusi i 2 commissari Bankitalia e quindi 24, ben 17 sono soci della Fondazione o soci che hanno ricoperto incarichi nella stessa. Sempre una mostruosa maggioranza! Classificata tra le peggiori d'Italia, la Fondazione o peggio ancora, alcuni suoi esponenti, si è sempre illegittimamente ingerita nell'amministrazione della società partecipata. Nel Credito Industriale Sammarinese dalla cui compagine sociale si rileva come questa controllasse con i suoi soci o soci che ricoprivano incarichi in essa non solo la Carim ma anche l'Istituto di Credito Sammarinese a sua volta controllato al 100% da Banca Carim. Costoro, quasi sempre gli stessi, come gli aeroplani di Mussolini o le vacche di Fanfani ricoprivano ruoli, in maggioranza assoluta, contro ogni logica del diritto che escluderebbe gli appartenenti alla controllante, partecipino nei consigli di amministrazione delle controllate. Accuso il "Dominus" del default di Banca Carim. Il socio di maggioranza rappresentata dall'attuale Presidente che con il peso del suo voto condiziona e gestisce l'Assemblea degli Azionisti senza possibilità di replica. Oggi assisteremo all'ennesima paraculata: la Fondazione si asterrà dal voto perchè mai avvierà un'azione di responsabilità nei confronti dei decorsi amministratori e sindaci dei Cda della Carim. Essendo la stragrande maggioranza di costoro tutti soci della medesima o che rivestivano cariche nella stessa. Oppure se lo farà, solo per alcuni e per proteggere altri. Approverà una azione non penale come vorrebbe la logica a fronte di una inchiesta giudiziaria, ma civile, complicata, lunghissima ed inconcludente. Banca Carim dovrebbe agire contro se stessa ma con l'occhio di riguardo dovendosi rivalere sui soci di chi la controlla. Summum Ius, Summa Iniuria. E' vergognoso che nessuno degli indagati, soci della Fondazione, si sia autosospeso o dimesso. ne che la Fondazione li abbia dimessi o sospesi precauzionalmente. Ed erano già stati sanzionati da Bankitalia. La Fondazione ed il suo Presidente non potevano non sapere il reale andamento bancario della controllata dove la maggioranza era composta da soci di questa. Il suo Rappresentante oltre ad essere socio e Presidente della stessa, negli ultimi dieci anni, dico 10, è stato consigliere nel Cda di questa, Vice Presidente del Consiglio Generale e Vice Presidente dello stesso Cda. Costui a fine ispezione Bankitalia dichiarava: " I conti sono solidi, piccoli azionisti e clienti non hanno nulla da temere"
Enrico Cecchi 1400 azioni