domenica 26 aprile 2015

Almeno dovrebbe ringraziare

Domani con i quattro voti di fiducia sulla riforma costituzionale “simil gelliana” e sulla incredibile legge elettorale chiamata beffardamente Italicum, si consumerà la rottura dell’ordine repubblicano così come è nato, almeno simbolicamente, il 25 aprile del 1945. Formalmente poi seguiranno le elezioni regionali e la nascita del “Partito della Nazione” di Renzi/Verdini. Tuttavia lo strappo avverrà domani. Il resto sono solo conseguenze. Quindi si può dire, e questo farà piacere a molti, che la Repubblica nata dalla Resistenza è durata di fatto 70 anni e due giorni. Da dopodomani sarà tutta un’altra storia con il nuovo partito del centrodestra capitanato da un leader creato in laboratorio dal centrosinistra. Veramente un grande risultato. Tuttavia quello che accade in questi giorni non sarebbe possibile se per vent’anni buoni i normali istituti democratici non fossero stati svillaneggiati prima dal Berlusconismo e poi negli ultimi 4/5 anni dalla prepotenza di più entità sovranazionali (UE, Troika, FMI) che odiano con tutte le loro forze la democrazia. Resta il fatto che per arrivare a questo risultato Berlusconi è stato fondamentale. Lui e il suo “sistema culturale” che ha distrutto tutti i valori condivisi. Quindi oggi, Renzi, che ne è il beneficiario ultimo, almeno un piccolo ringraziamento al Cavaliere potrebbe e dovrebbe rivolgerlo.

 Woland