mercoledì 29 aprile 2015

Non è fascismo, peggio

Matteo Renzi passeggia trionfante sulle ceneri del Pd, così come Poletti sui resti del sindacato. In Parlamento la vittoria sullo schermo è pesante ma nel Paese la situazione è diversa. Leggo spesso sul web le considerazioni di Pizzolato, non lo conosco al pari del Mariotti, ma è altra cosa. Conosce la politica quanto l'altro non conosce Rimini. Renzi vuole usare la nuova legge che credo abbia già il sigillo presidenziale, per andare presto a nuove elezioni. Il consenso è calante come fosse un Gnassi. Ci sarà da ridere nella compilazione dei candidati. Arlotti è sicuro, ma nella nostra regione il bersanesimo era una fede garantita prima da D'Alema e poi da Errani. L'attuale governatore ha la forza attrattiva di un Ubaldi, ci saranno delle grandi sorprese. Il Pd ha fallito. Doveva succedere, non puoi camuffarti in eterno pensando di raccogliere da tutte le parti. Pizzolato ha avanzato una considerazione che mi trova d'accordo. Grillo ed il M5S ridiventeranno il nemico principale assieme a Salvini. Le uniche alternative ad un partito che ha fregato la Nazione. I pubblici sono milioni ma gli altri sono molti di più. I lavoratori lasciati alla mercè dei pochi padroni rimasti. Marchionne lo è per La Stampa e Casa Agnelli ma pensare che la politica economica sia dettata dalle sue devastanti teorie è un rischio che non siamo in grado di correre. Ogni anno il 2 giugno, assieme al mio compleanno, festeggiamo la Repubblica.. Democratica. Costa meno cancellare Renzi che quella festività.