venerdì 24 aprile 2015

Riscriviamo anche noi la storia

Rimini, per domani 25 aprile, è piena di bandiere tricolori. Si festeggia la Liberazione. Ma per fortuna grazie alla gloriosa rivoluzione del Maidan a Kiev finalmente, per la prima volta possiamo festeggiare la verità. Settant’anni fa l’Italia fu liberata dall’invasione russo/sovietica. L’esercito di liberazione italiano guidato dal “Partito della Nazione” e condotto dal suo comandante, il bisnonno di Renzi (nome di battaglia: Raffaele Cadorna) sconfisse i russo/ sovietici che da anni occupavano l’italico stivale. In ciò fu validamente coadiuvato, non solo dalle armate angloamericane, ma dal corpo di spedizione polacco/ucraino comandato dal nonno di Poroshenko (nome di battaglia: generale Anders) e da contingenti tedeschi che si trovavano da queste parti per caso. La vittoria fu schiacciante e si concluse appunto il 25 aprile del ’45 con la resa delle armate russo/sovietiche. Questa è la vera storia! Altro che quella che ci hanno raccontato fino all’anno scorso! Peccato che, in Italia, gli invasori provenienti da Mosca abbiano lasciato scarse tracce del loro passaggio e quindi non abbiamo, ne’ tanti monumenti da demolire, ne’ loro cimiteri di guerra da spianare con le ruspe come invece fanno nelle nuove colonie dell’ “impero del bene”, Ucraina, Polonia, Baltici ecc ecc. Però siamo riusciti a chiudergli l’accesso all’aeroporto di Miramare che, come rappresaglia postuma non è un gran che, e anzi ci fa anche un po’ di male, ma, come si dice: “si fa quel che si può”. Comunque domani tutti a festeggiare la storia finalmente riscritta come verrà insegnata da adesso e per sempre in avanti; nelle nuove scuole italiane coi programmi del costituendo “Partito della Nazione”.
 Woland
 PS: Nota Bene: il nonno di Verdini era il vice del bisnonno di Renzi al comando dell’Esercito di Liberazione.