sabato 18 aprile 2015

Waterfront

Partecipiamo appassionatamente al Lungomare che Vorrei, l'ultimo giochino elettorale di Gnassi, come fossimo dei cuoricini trepidanti di misurare quanto valiamo in termini elettorali. Per rassicurare magari il Pd che anche nel caso, improbabile, si dovesse o potesse ricandidare, non ci sono problemi per la vittoria. Ogni giorno esce qualche nominativo quasi sempre di origini demomargheritine con gli immancabili curiali di complemento. Il civismo come trucco. Tutto sembra giocare a suo favore, nonostante una orrida legislatura iniziata con l'unica ciclabile al mondo dotata di un soppalco e culminata in un Psbo di tubi e milioni a trattativa diretta, inframezzata però da qualche cartello indicante la possibilità di andare a puttane per tutta Rimini senza fermarti ad un semaforo. Mentre il Pd, con Melucci full time, contribuisce alla nascita di una Lista al giorno, tutte (quasi) animate dallo stesso spirito servile, il Sindaco ha compiuto il suo unico progetto riuscito: la scrittura in patronage e la nascita di una strana associazione.. per il Bene del Fellini. E' stato colto in fallo, hanno confessato a lungo i loro reiterati peccati, hanno subito anche misure restrittive ma quasi caritatevoli. Per essere sicuri, ma proprio sicuri di non sbagliare, gli inquirenti hanno chiesto anche una proroga delle indagini. Non si sa più niente. Anche questa volta cucco una pizza dal Cancelliere, senza correre il rischio di ripagarla come per il Fellini. Abbiamo due visioni opposte sulla giustizia. Il Toy sindacale questa volta si chiama Waterfront. E' stato battezzato così da quell'Archimede dell'urbanistica creativa che risponde al nome di Ermeti, il vero delegato con mandato strategico. Un bagaglio professionale da fare invidia a Piano. Se vogliamo essere certi che rimarrà così per altri 30 anni, unità di misura temporale delle patacate riminesi, siamo in ottime mani. Sono la Sovrintendenza all'immobilità. Aveva cominciato, alla fine degli anni 80, Ambasz con la sua originale ed innovativa proposta di vera "rinaturalizzazione" del Lungomare. Nel Prg di Chicchi del 94, ancora operante, unico strumento legalmente riconosciuto e variato almeno un centinaio di volte, su queste aree non viene detto o scritto niente. Stessa cosa nell'osceno Piano Strutturale presentato e subito nascosto per la vergogna di pubblicizzarlo. Intanto era arrivata la Cartolina di Rimini di erraniana/ melucciana memoria. La grande farsa inventata per cambiare la faccia e le vocazioni della zona più bella e pregiata della città. Si va avanti come fossimo alla fiera dei becchi, tanti, troppi "beccano" anche in buona fede. Le liste servono a coloro che vogliono emendarsi non votando Pd ma una cosa che gli assomiglia fino a renderla simile, come le medicine generiche che ti passa la mutua. Waterfront è l'appellativo che l'Ermeti Strategico ha trovato per il Nuovo Lungomare. Non male, rimarrà così per altri trent'anni, ma ogni dieci gli cambiano il nome. Piacerebbe sapere per concludere e giocare nel campo di Gnassi, quanta strada ha percorso il famoso progetto del Triangolone sul Porto? Sono trascorsi già più di tre anni dalla sua presentazione con tutta la (allora) Cna di contorno. Da quello che si apprende dalla stampa informatissima e mai complice, non è stato compiuto neppure un passo, solo viaggi a Bologna per "coniugare" gli strumenti urbanistici. Abbiamo visto ruspe e scavatori ma era per spazzare la sabbia che il vento, unica risorsa riminese, aveva gettato. Esiste uno straccio di documento o progetto presentato al consesso eletto chiamato ancora Consiglio Comunale? Dovrebbe essere la stanza delle decisioni cittadine. Sembra che quelle strategiche si assumano in piacevoli tavolini da pub con amici e colleghi .,.gestori. A proposito di lungomari: quello chiamato Spadazzi a Miramare a che punto è? Sulla strada della Novarese? Giocando in questo girone politico la retrocessione è certa, l'unica soddisfazione è arrivata da una squadra di calcio che stava fallendo per ingestione di mattoni. Non mi sono certo scandalizzato quando Gnassi dotato di tutti i comfort del tifoso è stato immortalato nella posa giusta per la storica foto. Non ha rivali nel campo. Ma che improvvisamente abbia trovato il "tesoretto" per rammendare uno Stadio davvero indecente. Troppo grande e brutto. Al momento non ci sono soluzioni che non siano quelle di bonificare il possibile, renderlo almeno agibile. Complimenti alla squadra ed al Presidente, non è facile vincere qualcosa a Rimini. L'unica strada percorribile sarebbe lasciare questo mondo di politici raffazzonati al loro pub. Il futuro di Gnassi è già scritto, ma non ancora sentenziato. Occorre partire da questa certezza per costruire un'altra Città, con altre figure, sperando che le due forze d'opposizione degne di questo appellativo trovino un programma ed intenzioni aggreganti. Grillo non può continuare a giocare per se ed il suo Blog, conceda una giusta autonomia al MoVimento. A Rimini hanno compiuto un discreto allenamento, ci sono esempi parmensi e livornesi che fanno sperare che anche a 5 Stelle si possa governare. La credibilità e la fiducia dei cittadini è ancora enorme. Usatela per la Città, non per le vostre piccole ambizioni. Non è possibile che la pianificazione territoriale abbia crismi tanto variabili e precari come a Rimini. Si deve partire da questo: la legalità è anche redigere (finalmente) uno strumento urbanistico valido per..tutti.