giovedì 7 maggio 2015

L'assessore teleriscaldata

Ho letto il comunicato della Sgr in relazione alle dichiarazioni dell'assessore Visentin sui (presunti) due milioni che la Società del Gas avrebbe introitato "abusivamente" caricandoli nelle bollette. Un pò come farà Hera quando dovremo ripagare il Psbo. Solo che la "bolletta" di Hera si attesterà sui 900 milioni, secondo le prudenti stime gnassiane confortate dalle previsioni contabili del migliore assessore italiano. Ma torniamo al teleriscaldamento. Lo scrivente tra le sue troppe "esperienze" amministrative, si trovò, nei primi anni 80 a gestire il grande "pastrocchio" nel IV Peep appena terminato. Su spinta "socialista" decidemmo di fare un primo esperimento "teleriscaldato". Fu un disastro. Ci vollero anni per sistemare il contenzioso e la rabbia dei cittadini. Anche allora la Società del Gas venne in soccorso assumendosi l'onere della gestione. Nel Peep di Viserba ed alla Gaiofana hanno voluto ripetere l'esperimento. Anche in questi casi i problemi non sono mancati. Non ho l'incarico di difensore della Società che a Rimini gestisce da quasi sempre la distribuzione del gas metano e non voglio nemmeno elencare il palmares sociale e promozionale che la vede (giustamente) sempre coinvolta in tutte le manifestazioni cittadine. Un do ut des quasi scontato in un settore dove i ricavi sono ancora remunerativi. Però non c'era bisogno di "regalare" per 8 milioni le Reti. Mi piace raccontare la verità, la mia, confortata però da dirette conoscenze ed esperienze. Non è questo il punto. Ma se c'è un ambito che la stessa società ha sempre affrontato con estrema ritrosia è quello del teleriscaldamento o riscaldamento centralizzato. Avendo il monopolio a loro vanno molto meglio le singole caldaie. Anche perchè la gestione di questi impianti ed i relativi problemi con i cittadini sono "disturbanti. Atterro sulla Visentin, uno dei misteri più gaudiosi dopo Brasini. Non la conosco, ma militando in questa amministrazione il giudizio non può essere che severo. So solo che Sergio Giordano da tempo ha messo nel suo "mirino" l'incarico. Il passare da Pannella a Gnassi merita un "castigo" migliore. Se fossi stato (volentieri) al posto dell'Ing Tani, antico dominus della società, la delegata all'ambiente per conto di Gnassi si sarebbe beccata una doverosa denuncia. Ho letto le locandine dei giornali, in particolare quella dell'amoroso, quasi cotto, Corriere del Pd e la mia impressione è stata esattamente quella di un prelievo "forzoso" dei due milioni senza patronage. “SGR restituisca i 2 milioni caricati in bolletta”; “SGR renda ai cittadini due milioni” (cfr., per tutte, Corriere di Rimini e San Marino, 5 maggio 2015). La spiegazione che da l'Sgr è talmente chiara che sarebbe comprensibile perfino ad un assessore. Due milioni di risorse pubbliche destinate alle opere di urbanizzazione di un comparto di edilizia economica e popolare (Peep Viserba) e, quindi, finalizzate alla collettività, non sono state spese per tale finalità. Mancano all'appello. E il Comune di Rimini lo sa e riconosce persino che non ve ne è traccia nella contabilità dei lavori. L'Amministrazione aveva incaricato il Consorzio Maestrale, costituito tra i costruttori degli edifici del Peep di urbanizzare l'area e di sostenere il relativo onere economico, ivi compreso l'impianto di teleriscaldamento. Questo è il punto il resto compresa la "tardiva" retromarcia della Visentin è aria fritta che solo a Rimini gira. Possibile che sia l'unico comune in Italia dove le convenzioni ed i contratti non si rispettano mai? Volete l'elenco od andate dalla segretaria comunale che lo conosce bene? Il Consorzio incarica Sgr di realizzare l'impianto di riscaldamento e poi non paga i lavori per più di 2 milioni di euro. Intanto, però, i costruttori vendono gli alloggi costruiti, facendo pagare ai cittadini acquirenti in toto il costo delle opere di urbanizzazione, compreso il teleriscaldamento. Secondo voi, e forse anche secondo la Visentin chi deve restituire 2 milioni e soprattutto che "ruolo" ha il Comune in questa vicenda. Spettatore non pagante ma incassante gli oneri. Aggiungo come ricordo e testimonianza personale che nei primi anni 2000 nelle vesti piacevoli di capogruppo Ds in consiglio comunale dovetti/ dovemmo scegliere con grande urgenza il sito dove realizzare la centralina del Peep viserbese, in quanto le palazzine si stavano riempiendo. L'attuale segretario Magrini per conto di Melucci, si ricorda bene. Oggi la Visentin risponde affermando che gli "avvocati del comune" dicono che è una questione "privata". Penso che anche quelli della Sgr abbiano delle robuste ragioni, deciderà il tribunale, come per Murri, Novarese, Questura, Campi Sportivi, Palas. E' facile capire che anche questa "impresa" finirà nel buio dei secoli. Intanto pagano i cittadini come per la Tari dell'altro fenomeno. Ma su questo scriverò.