giovedì 7 maggio 2015

Ricerca&Divulgazione

Quindi dicevamo... ah: ebbene noi oggi non dobbiamo chiederci cosa può fare Fellini per Rimini ma cosa può fare Rimini per Fellini detto diversamente si tratta di operare quello che definisco, ma con molta serenità eh!, un Rivoluzione Copernicana nei rapporti della città col suo Vate. Orbene Fellini egli ha-già-dato. Pensate soltanto al nostro aeroporto con un nome che dove vai nel mondo da Upper Sanduski-Ohio a Zanzibar sanno chi sia stato questo gigante della cinematografia mondiale; e pensate sbarcare all'Aeroporto Federico Fellini cosa significa piuttosto che... aeroporto... no so dite voi... certo Tonino Guerra ma non è lo stesso, con rispetto parlando per il poeta romagnolo; e neppure Buñuel o Roberto Rossellini ovviamente. Perché nomi singori non ce n'era: avevano pulito il melo se posso usare questa locuzione! Certo potevi buttarti su Malatesta ma non arrivi a Hollywood coi signori di Rimini e neppure puoi chiamare tutto Malatesta! E gli altri, quelli buoni, dico un Leonardo piuttosto che un Marco Polo se li sono già beccati tutti gli altri aeroporti quindi un grande "regalo", molto più importante di quanto si creda a mio parere per la dimensione turistica della città. Ora venendo alla parte "costruens" della missiva noi sappiamo che il Comune scelleratamente ha chiuso anche il sito della ex fondazione, e ci sono stati diversi mal di pancia, era tutto quello che rimaneva. Ora siamo al Grado Zero. Quindi ricostruire. La mia vision in materia è dare tutto in mano a un "plenipotenziario", che può essere il professore di chiarissima fama che sa dove mettere le mani, oppure come riserva di serie B, se non accetta il cattedratico, pescare tra la fauna degli intellettuali locali e un nome l'avrei, anche se sarebbe una seconda scelta per il mio candidato ideale che dovrebbe avere estrazione accademica. Quindi una piccola ma... "tosto" Società o Centro di studi felliniani, con qualche borsista, una direzione di altissimo livello, un budget, che faccia Ricerca & Divulgazione. Grazie
 Milo Pascale