E’ lamentevole che ben pochi abbiano notato l’incredibile contraddizione e assurdità delle notizie date stamattina sui giornali locali (sempre amorevoli, anzi amorevolissimi) sugli aumenti, da quest’anno in poi della tassa rifiuti a Rimini, per effetto dei cosiddetti “evasori”.
“Evasore” per definizione è colui che occulta una base imponibile non certo quel quasi 30% di riminesi che ormai, secondo lo stesso assessore, non paga la TARI.
Questi, sono tanto poco “evasori” che, negli stessi articoli, si tiene a precisare che il comune ha già mandato a gran parte di essi (NB: oltre l’80% Brasini dice che si tratti di imprese) solleciti raccomandati recuperando però soltanto 50.000 euro (su 10 milioni!!).
Diciamo che si tratta di “evasori molto particolari” che, puramente e semplicemente, non hanno i soldi per pagare. E certamente dopo l’aumento dell’IVA; che, anche questo, nel meritorio silenzio della stampa, scatterà dopo le elezioni regionali, ne avranno ancora meno.
F.B.