venerdì 6 novembre 2015

Un ultimo chiarimento

Sia pur inutile. I nostri articoli sull’ “isolamento e neutralizzazione” del Centro Storico, in atto da parte del Comune di Rimini, per promuovere le nuove aree commerciali del Palas hanno suscitato un discreto tran tran. Nessuno, ovviamente, ha potuto smentire e al massimo sono arrivate un paio di email contenenti garbati insulti da parte delle vestali Gnassian/Cagnoniane che presidiano il web. L’unica cosa meritevole di interesse che ci è stata chiesta è cosa ne sarà del Centro di Rimini “decommercializzato” in favore dei nuovi e dei vecchi Iper. La domanda è legittima anche se un po’ ingenua. Per rispondere basta ricordare che nel prossimo biennio, a livello ufficiale, l’Unione Europea prevede l’arrivo di 4/5 milioni di “profughi” soprattutto dall’Africa sub-sahariana. Ne possiamo già vedere parecchie centinaia girare a piedi o in bicicletta in tutta la città. Ma rispetto a quanto previsto dai padroni di Bruxelles si tratta solo della punta dell’iceberg. Di questi 4/5 milioni ufficiali la grandissima parte dovrà essere distribuita tra Germania, Francia e Italia. Con un calcolo prudente possiamo pensare che nel prossimo biennio l’Italia dovrà “dare accoglienza” a circa un milione di questi profughi. Sempre prudentemente a Rimini ne toccheranno circa 3/4 mila. Ovviamente parliamo dei dati ufficiali che, nella realtà, vanno almeno raddoppiati come insegna l’esperienza di questi ultimi anni. Fatta questa premessa è facile dare la risposta alla domanda dei lettori (più o meno in buona fede). Il Centro Storico “decommercializzato” non sarà altro come quel che oggi è il Borgo Marina, esteso però a tutta la città. Anzichè disperdere decine di migliaia di “profughi e non” dappertutto, la maggior parte di essi sarà compressa nell’ambito della “Città Vecchia”. Di qui la spiegazione del perchè essa deve essere, rapidamente, “decommercializzata” e resa poco accessibile. Solo così le nuove aree raccolte attorno al Borgo Sindacale (ex Ponte di Tiberio), al Palas trasformato in Iper nonchè alle realtà più vecchie (leggasi le Befane) potranno acquistare pregio e clienti. Con quest’ultima persino banale spiegazione pensiamo di aver chiuso un discorso che è talmente chiaro nei fatti (leggasi nuova viabilità) da essere superfluo. 
 Woland

PS Allora avete capito a chi andranno, con i nostri soldi, i 4 mila appartamenti previsti nel Psc di Gnassi, recitato stupendamente da Biagini? Quelli sono mattoni "benedetti" non contano.