martedì 15 marzo 2016

Bartertown. Frazione di Coriano

Dura è la vita dell’utente Hera. Ancora immerso nei sogni viene svegliato dal senso di colpa: avrò messo fuori i bidoncini della spazzatura? Saranno quelli giusti? E così mentre l’ansia lo ribalta dal letto, sente il sopraggiungere del furgoncino degli spazzini ed ancor più angosciato ruzzola sino alla strada, sempre in fantozziano ritardo… Ma perché il nostro pigiamato e tartassato TARI si dovrebbe tanto adoperare per assecondare il dogmatico calendario mariano HERA? Ma perché è giusto: il riscaldamento globale, il buco nell’ozono, l’orso polare, i pinguini intrappolati nella plastica delle lattine ed ancora il percolato, le eco balle, Bassolino/De Gennaro/Bertolaso commissari all’emergenza rifiuti… troppo, davvero troppo anche per il cittadino medio alienato dalla TV ad ogni schifezza. I motivi però si fermano lì: soltanto perché è giusto. Potrebbe farlo perché è conveniente, ma non è così. I cittadini si comportano come “il buon padre di famiglia”, ma il modello F24, gentilmente domiciliato in buchetta al modico costo di 2,00 €, continua a crescere. Il motivo è presto detto: se non pagano tutti, allora la legge impone (?) che l’anno successivo tutti paghino di più e così di seguito, configurando un vero anatocismo fiscale con base imponibile la mondezza. Ora, immagino non sia possibile vincolare le attività produttive al versamento di una cauzione “TARI”, prima di ottenere una autorizzazione commerciale, dunque il problema non troverà ahimè soluzione. Continueremo ad essere sempre più virtuosi, civici e coscienziosi, ma sempre più vessati. Del resto alla multinazionale pubblica residente in Bologna che gestisce il servizio, che voi differenziate o meno, gli può interessare giusto sugli opuscoli. Se differenziate maggiormente, otterrà maggiori introiti da chi acquista il rifiuto riciclato, in caso contrario avvierà la maggiore raccolta indifferenziata al casalingo inceneritore di Raibano. Questa neutralità però ha un limite. Il termovalorizzatore (solo chi inventa certi termini meriterebbe un ceffone da Batman) è come un piccolo Tamagotchi: il povero pulcino ha sempre fame! Per continuare a bruciare a ciclo continuo deve fagocitare costantemente immondizia. Fermarlo sarebbe un salasso economico per Hera poiché i costi di ripartenza sarebbero molto elevati. Dunque bravo al cittadino che differenzia anche se continuerà a pagare sempre di più ed a subire comunque la presenza di un inceneritore a qualche centinaio di metri da casa. Tanto ci penseranno il cinico Master e il suo braccio Blaster a sottoscrivere nuovi contratti di fornitura (anche con la vicina Repubblica di San Marino), sempre più durevoli e sostanziosi, tanto che la bestia sia sempre sazia.
 “Mad” Max Rockatansky