martedì 1 marzo 2016

La Svezia di Renzi

Ieri ho letto un articolo pubblicato da internazionale.it, condiviso sulla pagina facebook di assemblea dei Circoli PD di Rimini, accompagnato dal commento "opinione interessante". L'articolo dal titolo "Due anni di Matteo Renzi visti dalla Svezia", scritto dalla giornalista svedese Kristina Kappelin è un breve resoconto (probabilmente commissionato) su come viene trattato Renzi dai media svedesi. La conclusione della Kappelin è che Renzi è visto bene ma suscita poco interesse e che "no news, are good news". E' vero che dopo i titoli creati da Berlusconi forse il silenzio è un bene per Italia, ma credere che un "Italia che non fa parlare di se" sia una prova che tutto vada bene, mi sembra ingenuo e spero che nessuno, neanche nel Pd, abbia intenzione di credere a questa stupidaggine. Dubito che molti svedesi, se chiedi chi è "Matteo Renzi?", sappiano rispondere. E per Renzi che ha speso tanto tempo e capitale (nostro) per creare la sua immagine, soprattutto all'estero, questo non è un buon voto, direi pessimo. Lo svedese medio non sa com'è vivere in Italia e non lo vuole neanche sapere. Questo si può anche intravvedere tra gli articoli pubblicati dalla stessa Kappelin su "Dagens Industri" l'equivalente del nostro Sole 24 Ore. Una parte di questi tratta "dove mangiare " o "cosa visitare a Roma", non è colpa sua. Kappelin che vive a Roma da anni, potrebbe sicuramente fare dei reportage molto più interessanti, ma non viene richiesto. Lo svedese vuole mantenere il suo sogno delI'Italia affascinante piena di cultura e gente colta: Umberto Eco e Dario Fo. Dove si va nel negozietto e si chiacchiera con il negoziante mentre si compra il pane fresco e pomodori appena raccolti. Tutti nel quartiere si chiamano per nome, tovaglie a quadretti, pizza, mandolino e sole sempre. Insomma lo stesso sogno dei Piddini. Ma forse quell' "opinione interessante" (e qui avrebbero davvero riscoperto la ruota) era riferita al consiglio personale della Kappelin: Renzi dovrebbe preoccuparsi per la bassa natività in Italia. Cito: "segno che gli italiani e soprattutto le donne, hanno ancora paura del futuro e non credono fino in fondo nel loro paese". In questa frase, dalle sembianze leggere, ha incluso tutto il problema dell'Italia di oggi. Kappelin parla del "peso delle donne di sostituirsi gratuitamente al welfare di un paese intero". Visto dalla politica svolta dal PD, deduco che non hanno idea oppure non interessa quanto dista l'Italia dalla realtà svedese (lo stesso livello fiscale) e quanto ci sarebbe davvero da fare in un paese dove i bambini sono costretti a portare la carta igienica a scuola per raggiungere il livello (svedese) in cui lo stesso bambino ha anche il dentista gratis fino alla maggiore età. Difficile parlare del Bonus di 80 euro di Renzi per i bassi redditi, in un contesto svedese dove la paga minima di una commessa diciottenne è di circa 2.000 euro e l'assegno familiare recepito da tutti è 110 euro a figlio con un extra, se ne fai più di uno. Con tre figli si arriva a quasi 400 euro mensili, cifra vitale per milioni di pensionati italiani. Diciamoci la verità: per le donne ha fatto di più perfino la Carfagna che almeno ha reso lo stalking un delitto. Ma voglio essere positiva, se almeno uno ha trovato "interessante" il punto di vista della Kappelin è già qualcosa. Forse c'è ancora speranza, qualcuno si sta svegliando dal sogno piddino ed è pronto a fare un po' di vera politica.
anna eriksson
Lista Civica Onestà e Partecipazione