venerdì 11 marzo 2016

Mercato Ittico..Nuovo

Sempre della serie: per chi ha voglia d'imparare e magari provare a fare il Sindaco non denunciando gli altri. Credo sia utile a tutti, in particolare politici e amministratori, ma anche giornalisti, conoscere la storia "vera" delle evoluzioni del Mercato Ittico. Non la riuscirete mai a scoprire leggendo il Corriere del Pd. Sono convinto che uno dei mali di Rimini sia il parlare e il conseguente agire (?) in assenza delle necessarie conoscenze. Nel Prg del 94, quello che senza ironia, chiamiamo di Chicchi, l'area dove è sorta la Prua, aveva una destinazione sostanzialmente produttiva, Il rischio era che assieme allo storico Cantiere Carlini che necessitava ampliamenti, ci fosse anche una nuova fonderia. C'era quindi il timore che nascesse una zona industriale in mezzo al fiore all'occhiello della Città: Darsena. E' stato, a torto o ragione, il motivo da cui si è partiti per insediare ben altro. Ovvio che un parco sarebbe stato meglio, In tal caso nessuno avrebbe demolito la vecchia fonderia, assieme ad altre decotte strutture presenti. Senza contare quanto sarebbe costato "acquisire" un terreno che aveva delle riconosciute capacità edilizie. Da questi ragionamenti nascono i condomini, Oggi devi essere sommerso da debiti..pubblici o in preda al terrore di perdere (da solo) le elezioni. Le contropartite sono stati i diecimila metri quadrati di area, che da privati diventano pubblici. Le aree, per capirci, dove viene "pensato" di posizionare il Nuovo Mercato Ittico. Fu promesso agli abitanti di S.Giuliano (tutti) non solo quelli vicini ai ristoranti del cuore, che i sei milioni di oneri e standard sarebbero stati impiegati per migliorare i collegamenti della frazione. Iniziando dai ponti. Dobbiamo dire che non una delle "promesse" è stata mantenuta. Ma questa è una storia ripetuta. L'amico A Te Faz Arlotti uno dei grandi interpreti del "secondo ravaiolismo" con quegli introiti ha potuto però asfaltare, pitturare le strade, secondo il suo personale vangelo delle richieste. Con una battuta amara ma vera: la costruzione dei condomini è colpa di Melucci, Arlotti era quello bravo perchè faceva la circonvallazione di Corpolo. Tecnicamente i diecimila metri con la pianificazione tutt'ora vigente, fatta salva la parte modificata dalla variante per i condomini, sono legati a tre specifici usi: pesca, cantieristica/affini e diporto. La scelta che allora "mettemmo" in campo fu che venissero premiate le richieste dei pescatori e cantieristica. Per i diportisti era stato costruito quell'immenso contenitore della Darsena. Una impostazione che ebbe il riconoscimento di tutte e tre le categorie. I diportisti, va detto, non fecero alcuna resistenza, ma anche i beneficiati seppero trasformare l'opportunità in proposta, grazie a due figure capaci: Il presidente Cevoli per i pescatori, ed il "bravo" dirigente Cna Panigalli. Ai tanti neofiti della politica riminese, anche quelli che fanno finta di organizzare l'opposizione, voglio ricordare che c'era da superare un'ostacolo enorme. Il Mercato ittico in realtà era già stato previsto con una scelta davvero cretina all'interno del Caar. Ebbi uno dei primi scontri con il grande amico Bontempi non ancora diventato Cancelliere, ma solo Presidente dello stesso Centroagroalimentare. Dal suo punto di vista e ruolo vedeva negata una parte importante del progetto industriale. Aveva dalla sua parte, naturalmente Partito, Consiglieri, Giunta e Sindaco. Io e Baschetti non a caso esiliati nel Blog, riuscimmo a far passare l'idea che un errore non poteva giustificarne un'altro. Convinti che il posto naturale di un Mercato Ittico sia sul Porto di riferimento. Per completezza d'informazione va pure ricordato che neppure la proprietà della Prua era entusiasta di avere come vicino un capannone odorante di pesce. Parlando di attività portuali, il tutto andrebbe inquadrato in una pianificazione generale mai avvenuta. Vanno di moda le piste rosse che fanno il pieno di benzina. L'ormeggio dello scarico del pescato doveva essere organizzato sulla banchina prospiciente, liberando piazzale Boscovich. Trovando anche una nuova destinazione ai capanni e reti attualmente presenti sullo stesso piazzale. Una confusione surreale, sintomo del governo effimero e festaiolo della Città. Quelle aree per Gnassi servono alle ruote, matrimoni e feste. Abbiamo scritto decine di volte della necessità di riorganizzare il grande casino portuale. La darsena doveva servire ad una razionalizzazione degli attracchi. Un piccolo innalzamento del Ponte della Resistenza avrebbe permesso l'uso diportistico in sicurezza. Potevi arrivare in barca o moscone e pranzare nei ristoranti del.. Borgo. 
Sindaco non ti possiamo suggerire tutto noi. Per questo vorremmo un altro Sindaco, non quello di Cardone. Di quello sei meglio..Lei.
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