mercoledì 16 marzo 2016

CS M5S Santarcangelo

LA “GUERRA” ALLA DISCARICA DELLA PARMA - Gambe corte e nasi lunghi Domenica mattina ci siamo svegliati in un comune nuovo, un comune dove l’amministrazione da sempre fà battaglie estenuanti contro le discariche, si batte per l’ambiente, e difende il suo territorio e i suoi cittadini. Roba da non credere! Sui giornali titoli a tutta pagina: ‘Discarica, comuni in trincea’, ‘No alla Maxi discarica’, ‘Noi e Borghi da sempre contrari alla nuova discarica’. Poi, passata la sbornia da populismo Renziano/Gnassiano, abbiamo cercato di andare un po’ più a fondo, recuperando qualche documento e leggendo cosa la nostra cara amministrazione ha fatto veramente fin’ora, e quanto le dichiarazioni fatte ai giornali corrispondano a realtà. Prima questione, il Comune asserisce di essersi opposto alla realizzazione della nuova discarica in ogni sede, a partire dalle osservazioni alla procedura di VIA inviate alla Regione a novembre scorso… balle!! Riportiamo un paio di frasi del documento in oggetto: … Considerata la volontà di apportare un contributo propositivo e non limitativo od ostativo alla realizzazione dell’opera,… … La presenza delle numerose ed articolate attività di gestione rifiuti in capo alla società proponente, hanno nel tempo connotato la valle Uso come la “valle dei rifiuti”, ben inteso non come termine dispregiativo, ma che tende ad identificare le peculiarità socio-economiche del territorio che si sono negli anni venute ad affermare…. … Si ritiene opportuno quindi che tra gli argomenti più importanti di confronto in sede di Conferenza Servizi si possa introdurre la necessità di interventi di qualificazione del territorio, non limitatamente come opere accessorie, ma anche come contributi fattivi di vera e propria sostenibilità ambientale e sociale. Non solo quindi indennità o contributi di tipo economico volti a risolvere annosi e contingenti problemi di impatto e disagio (si cita la prospettiva della realizzazione della circonvallazione di Stradone)…ma crediamo vi siano numerose opportunità affinchè il cosiddetto disagio sociale possa essere mitigato dall’accettabilità… …Preso atto della esistenza di un disagio, attestato anche dal proponente, si ritiene indispensabile la commisurazione di una indennità di disagio territoriale ed ambientale relativo al traffico e agli impatti indotti (odorigeni in particolare e “condizioni di sicurezza e igienicità durante il trasporto”) sopra richiamati nell’elaborato tecnico allegato alla procedura VIA, che non possono esaurirsi con la disponibilità al contributo economico per la realizzazione della circonvallazione di Stradone, ma che devono essere commisurati a tutti i nuclei urbani attraversati, compreso il comune di Santarcangelo di Romagna allo stato attuale ignorato nelle valutazioni… Il senso di fondo di questo documento, a nostro avviso, è di una chiarezza lampante, che potrebbe essere riassunta in una frase tipo ‘fate un po’ quello che vi pare, basta che ci fate cadere dal tavolo qualche spicciolo che qui siamo alla canna del gas’. Cara amministrazione, se questo è il vostro modo di fare la guerra a difesa del territorio e dei suoi cittadini, allora la situazione è più grave di quello che sembra. Passiamo però alla seconda ‘mezza verità’, nel comunicato in questione, si dice apertamente e senza mezzi termini che invece la bretella di Stradone è un opera assolutamente necessaria e che non ha nulla a che fare con l’apertura della nuova discarica, ma che si tratta di un opera unicamente di messa in sicurezza del territorio. Ah, si? Beh, ma se si tratta di un opera di messa in sicurezza del Territorio, come mai verrà finanziata proprio dalla Sogliano Ambiente? Non ci risulta che si tratti di una Onlus o che faccia abitualmente opere di bene, cerchiamo quindi ancora nel documento con le osservazioni inviato in Regione a dicembre dal nostro Comune e troviamo questa frase: …Considerando che l’attività di gestione rifiuti (discarica) è attiva ed operativa dai primi anni novanta e sul territorio (al di fuori del Comune di Sogliano al Rubicone) il proponente non ha mai investito in mitigazioni e compensazioni per il disagio, ad esclusione dell’impegno per la realizzazione della bretella di Stradone derivante però da una prescrizione specifica della procedura VIA per la realizzazione dell’impianto di stabilizzazione della frazione umida. Facciamo chiarezza, l’impianto di cui si parla qui non è la G4, ma un impianto di stabilizzazione attualmente esistente, la cui capacità operativa però è limitata a 40.000 tonnellate l’anno, che potranno essere portate a 50.000 solo dopo aver realizzato la bretella di cui sopra (qui http://www.soglianoambiente.it/upload/images/contenuto/31-decreto-+-accettazione-garanzie.pdf l’autorizzazione in oggetto, le limitazioni sono visibili a pagina 29). Per essere ancora più chiari: la realizzazione della bretella serve per poter aumentare la capacità operativa di un impianto di smaltimento della Sogliano Ambiente, ma i nostri amministratori, pur sapendo perfettamente la cosa, se ne dimenticano nei comunicati, facendo passare l’idea che la bretella di Stradone serva solo ed unicamente ai cittadini. Per quanto riguarda la G4 invece, la domanda che ci poniamo è: ma se già oggi uno degli impianti lavora a capacità limitata per la mancanza di una viabilità adeguata, credete veramente che senza la bretella qualcuno autorizzerebbe l’apertura di un nuovo impianto? Vogliamo continuare con l’elenco delle battaglie a difesa dell’ambiente e del territorio? Bene, vorremmo sapere a che punto è la bonifica della discarica di tetrapak sul Marecchia, vorremmo sapere come si possa autorizzare l’impianto di ripetitore di telefonica mobile su un palo di 30 metri nei pressi di una casa di riposo e di un ospedale, vorremo sapere se e quando verrà fatta una raccolta differenziata spinta porta a porta nel nostro comune, vorremmo sapere perché deteniamo ancora azioni di Hera quando avremmo potuto venderle. Vorremmo sapere troppo?