lunedì 21 marzo 2016

I Due Mondi

Un tempo la politica e il mondo spesso si incontravano. In un partito come il Pci trascorse le doverose 7/8 ore amministrando poi, rappresentando l'istituzione nei quartieri, sezioni, riunioni, perfino di caseggiato e incontri a tema, se ne andavano altre 5/6 ore. Un sacrificio che ti poneva nelle condizioni però di conoscere quali fossero i bisogni veri dei cittadini. Chiusi i quartieri su ordine sindacale, le sezioni trasformate in deserte parrocchie, smarrito il rapporto con le mutate rappresentazioni del mondo reale, l'amministrare rischia di diventare, a Rimini lo è da tempo, un modesto palcoscenico per commedianti o mancati attori. Hai la possibilità però, veicolando per la città, esaudendo le innumerevoli esigenze dei nipotini, di fermarti in lunga attesa in una delle tante trappole infernali, scorciatoie, restringimenti, rotatorie lillipuziane, cartelli grotteschi. Per non smoccolare il nome di Gnassi, rifletti. La domanda che ancora rigira tra testa e palle è: chi lo ha tirato in ballo e perchè, nei "presunti"....? Dicono sia stata una iniziativa giornalistica che ha esondato. Chi l'ha autorizzata? Nello stop and go che fotografa la mobilità riminese, considerando che la diminuzione del traffico "storico" è largamente superiore al 40%, hai almeno la possibilità del cogito ergo sum. Pensi, ad esempio, ai bilanci della Fiera, in costante aumento a dispetto delle recessioni, manifestazioni scomparse e parcheggi vuoti. Nel caso di una "privatizzazione" che chiede solo l'amico Ferri (da una vita), sarebbe un boccone prelibato o avvelenato, con il consociato (nei debiti) Palas? Non ci sono più le proteste, solo qualche indignato, a livello strettamente personale, che scrive però inutilmente. Sono scomparse le pressioni che le categorie sapevano esprimere. La disperazione e la necessità del primum vivere hanno preso il sopravvento sulla inqualificabile politica cittadina. Pizzolante sta facendo una lista "civetta" per l'allodola Gnassi. Niente di strano. Almeno ha il coraggio di manifestare pubblicamente il suo nuovo amore politico. Non presta uteri, solo qualche voto demaniale rimasto. La disputa tra due liste nate nel ventre incomprensibile del M5S è stata rimossa, con un atto d'imperio, non certo d'ingegno. Ha cancellato il lavoro dei consiglieri comunali, compreso il fuggiasco Camporesi e dispiace, ma anche quello invisibile dei tre eletti, la cui permanenza è a tempo limitato. Ma ne riparleremo, l'esperto in favole per bambini, trasformate per incanto pentastellato in una "sua" gigantesca e irripetibile fortuna, non se la cava, con noi, come con De Franceschi. Paradossalmente la campagna di Gnassi è chiusa prima di partire. Rimane però il problema che Houston Garampi non potrà risolvere. E' probabile, quelli che sanno, dicono certo, che tra qualche mese, dopo la sicura rielezione all'unanimità, arriverà una sentenza per una serie di reati felliniani. La stampa ha fatto solo cadere (su ordine) l'oblio informativo sullo scalo, non le accuse. I drammi familiari, lavorativi prevalgono sulle attese elettorali. Avremo una astensione record che avvantaggia l'unica forza che può godere di uno zoccolo duro, pur ridotto ad una soletta. Basta pensare che il sindacato di riferimento (mio) è gestito da Urbinati che in questi mesi è riuscito a parlare solo di due lavoratori..,poliziotti. Si capisce perchè 700 mila iscritti abbiano mandato a fa..la Cgil e la Camusso, che per la disperazione dei bambini, sembra disposta a concedere un utero..triplice in affitto. L'amministrare è diventata una serie infinità di amenità. Sono tutti impegnati, tre giornali in testa, alla mostra delle piante rubate alla Tosi. Che bello il Parco Fellini, non lo scalo, pieno di fiori. Che alla fine la mostra scippata e i lavori costino il solito mezzo milione non interessa a nessuno. Il motto gnassiano: bene o (mai) male, importante che si parli e..scriva di me. 
PS Questa mattina i giornali hanno scritto. Non abbiamo (?) capito cosa sia successo...davvero.