giovedì 31 marzo 2016

Un Libro X Rimini

Ho ascoltato, grazie ai social, la presentazione del libro testamentario di Ignazio Marino: " Un marziano a Roma". Tutti i vecchi maggiordomi parlano (solo) quando il padrone li licenzia. Sembra la stranita pattuglia cardoniana senza il tuttofare. Si agitano, sbraitano, telefonano, messaggiano segnali di pace e ulivi pasquali in ritardo. Ma questa è un'altra storia, completamente diversa da come l'aveva raccontata (per sbaglio) il Carlino. Torniamo a Roma, una candidata a 5 stelle assolutamente normale, sta mettendo in subbuglio tutta la stampa renziana, costringendola a truccare (al solito) i sondaggi. Non riescono a compilare il dossier giusto. Cosa ha detto e scritto nel suo olografo testamento il prode Marino? Un altro dottore prestato (male) alla politica. A Roma il debito saliva di un milione al giorno. Avevano fatto troppi Palas. Se avesse seguito i consigli interessati del Pd a quest'ora sarebbe stato in galera. E' il contenuto più interessante di tutte le pagine dedicate ad uno sbaglio finito anche bene per lui. Un copione visto decine di volte. La Capitale bisognava sganciarla dalle lobbies, mentre Renzi ci andava a pranzo, per le cene il menù era migliore. Il Villaggio Olimpico è stato scelto a Palazzo Ghigi, mentre lo spilungone del Coni e Montezemolo annusano la grande abbuffata sportiva ma ..olimpica. In nessun paese normale le vogliono. Ho predetto, da solo, che questa legislatura passerà alla storia come la più breve anche rispetto a quella molto rapida del Ravaioli prima edizione, interrotta per "conflitto d'interessi con la medicina ospedaliera". Questa volta le accuse sarebbero "leggermente" più gravi e circostanziate. Ma perchè i "tre" giornali anche dopo colazioni e pranzi frugali con Bronzetti non sposano la mia semplicissima tesi? Devo fare una Lista Verità d'accompagno a Gnassi?

PS Lo vedo già Gnassi che al Museo presenta, tra due anni, il suo libro: Volevo fare l'attore. Editore Maggioli.