venerdì 25 marzo 2016

Non possiamo che..

Non possiamo che partire da un dato "inconfutabile": la Lista Civica Onestà e Partecipazione, alla cui creazione il Blog ha concesso aiuti e proposte, era nata per rappresentare il Movimento 5 Stelle a Rimini, in contrapposizione alla "autocertificata" dagli Eletti di Cardone, spacciata come unica soluzione. Quello che è avvenuto è sorprendente solo per chi presume di conoscere le regole pentastellate. Ci ha posto però sullo stesso piano degli "squalificati" oltre ad avere napalmizzato il Movimento di Rimini. Volendo infierire oltre il lecito si potrebbe dire la verità: è una fortuna. La fetta del movimento rimasto era un'altra occupazione abusiva. Possono lamentarsi, mantenendo però il giudizio sul piano strettamente politico, ti trovi al cospetto di un velleitario consuntivo. Tanto rumore per nulla. Non si amministra se non tenti un radicamento nel territorio. Non puoi rinchiuderti in un gazebo per paura di avere troppi pretendenti ai titoli che ogni tanto la ruota della fortuna a 5 stelle concede. Spesso impropriamente. Il caso di Rimini è da manuale. I consiglieri eletti cinque anni fa, secoli per il mobile calendario del movimento, si sono avvicendati e sostituiti come non è mai successo in nessuna forza politica. Un segnale inquietante di una voluta disorganizzazione per lasciare le cose come erano, in particolare nell'ultima fase letale. Noi abbiamo rispettato le regole, gli altri, lo diciamo pacatamente, meno, molto, molto meno. Chi ha rappresentato e sostenuto anche ingenuamente la vera Lista mai conosciuta, si trova in grosse difficoltà. Grassi occorre dirlo, è sparito elegantemente, dopo qualche prestazione non esemplare. Cardone definito giustamente come " la mente tuttofare" del Movimento riminese, ha interpretato goffamente l'ultima merolata: dimissioni da un incarico che solo una organizzazione circense poteva permettere. Tamburini dopo cinque anni di onesto facchinaggio, senza acuti e pochi trofei, incassa il vantaggio di essere uscito dal cono d'ombra, diventando "personaggio" pubblico. Fino a quando? Sulla Sarti e Affronte evitiamo aggettivi, al cospetto delle loro mostruose prebende, i fessi siamo noi. La tempesta sta per arrivare. Già il libeccio milanese li ha pettinati per bene. Non abbiamo voluto, tanto meno alimentato la guerra. I danni, le aggressioni e gli schizzi vergognosi subiti da individui che in nessun ambito politico avrebbero alloggiato ai piani alti, sono difficili da perdonare. Avviso un illustre direttore di giornale, dispensatore di giudizi a senso unico, che può apparire eccessivo il trattamento di pulizia riservato al movimento di Rimini, ma sempre meglio della vergognosa ammucchiata organizzata dal Pd. Ma questo non si può dire. E' furbizia politica.

PS Forse per questo giro è troppo tardi. Il prossimo arriva presto, il tempo di rinascere più forti e migliori di prima.