lunedì 14 marzo 2016

Passeggiando per Rimini

Storditi dalla roboante macchina propagandistica per le grandi opere messe in campo (?), le inaugurazioni e i mirabolanti futuri progetti, passeggiando per la città si ripiomba nella realtà quotidiana; quella delle carenze nella manutenzione stradale e dei marciapiedi, che non siano stati camuffati da piste ciclabili. Opere evidentemente indegne di considerazione, da parte di chi si sente elevato a compiere grandi cose. Ad esempio vicino la Porta Montanara presso Piazza Mazzini, è presente da tempo immemore una pavimentazione stradale sconnessa che, oltreché essere pericolosa, fa da bacino alle pozzanghere in caso di pioggia; possibile che nessuno se ne accorga? Tutto questo in prossimità di un monumento storico molto visitato dai turisti, che assistono anche a quel poco edificante biglietto da visita della città. In verità nel tempo sono stati realizzati degli interventi di rattoppo, non con asfalto rosso, e sempre inadeguati. Perché la smania del fare non fu mai accompagnata da una corretta progettazione, una buona esecuzione e soprattutto da un controllo della qualità dei lavori da parte di chi lo doveva attuare. Già, perché tanto i soldi dei contribuenti non hanno evidentemente molto valore nella logica di qualcuno. Tornando alle grandi opere, viene in mente la storia di quell’omino che voleva essere ricordato per avere fatto realizzare il ponte sullo Stretto di Messina, non curandosi però della precaria viabilità in quella Regione. Qui siamo allo stesso punto. Ma i grandi uomini si ricordano perché prima di avere fatto grandi cose, hanno fatto quelle più piccole; è non è certamente il caso di chi amministra Rimini.
 S. De Vita