sabato 26 marzo 2016

CS Luigi Camporesi

Anche il Sole 24 Ore infine tratta l'argomento fusione Fiera di Rimini, Fiera di Bologna e Fiera di Parma. Da anni ormai si fa presente il rischio dell'ennesimo scippo ai danni dei riminesi del loro patrimonio comune, così come accaduto con le municipalizzate AMIR e AMIA. La storia è estremamente semplice, tutto sommato. Per il vantagio di pochi boiardi (di partito) cui sono andate poltrone lautamente retribuite, i riminesi sono stati privati di qualsiasi peso decisionale in HERA e Romagna Acque, cui è stata conferito anche lo sfruttamento della falda del Fiume Marecchia. Fiera di Rimini SpA è stata gestita negli anni in modo egregio, ed è risultato un investimento azzeccato sia in termini finanziari che di ricaduta economica sul territorio. Si trova attualmente in difficoltà a causa dell'investimento sbagliato del Palas, che porta il debito complessivo a circa cento milioni di euro, non ripagabile con le sole attività fieristiche. Non si capisce quindi perchè la si dovrebbe donare al potere bolognese che tradizionalmente ha sempre guardato dall'alto verso il basso la nostra città. E' necessario ora uno scatto d'orgoglio, per impedire l'ennesimo atto di servilismo politico dannoso per la nostra comunità. La nostra idea è quella di avviare un processo di vera privatizzazione con il conferimento delle azioni ad uno dei grandi player del settore, con delle condizioni di vendita e una struttura di governance che possano consentire di mantenere sul nostro territorio le ricadute e l'indotto. Questo è il nostro impegno, che vorremmo fosse anche quello della maggioranza dei riminesi. 
Luigi Camporesi Candidato Sindaco Vincere per Rimini Insieme Per Rimini